Prospettive di lavoro e tenore di vita delle nuove generazioni
L'anno scorso ha portato con sé una grave crisi globale che ha colpito tutti i settori della società, in particolare l'occupazione. Sebbene i dati sull'occupazione precedenti alla crisi economica del 2008 si fossero in ripresa nel 2022, la guerra in Ucraina e i problemi di approvvigionamento hanno portato a un rallentamento della crescita dell'occupazione a livello globale, secondo il rapporto World Employment and Social Outlook dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO).
Questa situazione colpisce in particolare i giovani sotto i 25 anni: secondo i dati ISTAT, la disoccupazione giovanile a gennaio 2023 si attestava al 22,9%. Ciononostante, ci troviamo di fronte a un periodo di nuove opportunità, come indicato dal Rapporto di Unioncamere che stima da qui al 2025 un fabbisogno occupazionale dei settori privati e pubblici compreso tra 3,5 e 3,9 milioni di lavoratori, di cui 933mila-1,3 milioni di unità determinate dalla componente di crescita economica (expansion demand), mentre il turnover riguarderà il restante 70% del fabbisogno di occupati.
Cosa possono aspettarsi le nuove generazioni dal mercato del lavoro in Italia?
Il prossimo futuro è caratterizzato da una serie di sfide che i giovani dovranno affrontare per trovare il loro posto nel mercato del lavoro. Tra queste, l'imminente pensionamento dei baby boomer. Si stima che oltre 2 milioni di lavoratori inizieranno ad andare in pensione nei prossimi anni, lasciando altrettanti posti vacanti da occupare. Ma un'alta percentuale di questi posti sarà costituita da posizioni che oggi non esistono nemmeno.
Aspettative salariali basse e impossibilità di emancipazione
Con tutto ciò, i giovani mostrano un alto grado di preoccupazione per il loro futuro. Come evidenziato da studi recenti sull'adolescenza e la gioventù, questo segmento della popolazione è particolarmente sensibile ai bassi salari, alla precarietà del lavoro, alla difficoltà di emanciparsi, alla disoccupazione e alla mancanza di fiducia della società nei loro confronti..
Vivere all'estero
In queste circostanze, un'opzione ricorrente è quella di tentare la fortuna in un altro Paese, nella speranza di trovare condizioni di lavoro migliori.
Noi di EF sappiamo che si tratta di un percorso irto di difficoltà ed è per questo che abbiamo creato il Gap Year: un'esperienza di studio all'estero per perfezionare una lingua e ottenere una certificazione del livello secondo il QCER. Si tratta di un programma che offre l'opportunità di imparare l'inglese o una terza lingua in un anno in una delle 50 città in cui siamo presenti.
Questo soggiorno è pensato per elevare il curriculum a livello internazionale, tessendo una rete di contatti globali e acquisendo competenze trasversali. Il tutto per moltiplicare, a tempo di record, le possibilità di ottenere il lavoro che state cercando.