Gap Year: un anno per crescere
Negli ultimi anni, sempre più ragazzi decidono di prendere un periodo di pausa dopo le superiori per riflettere su quale sia la strada giusta da intraprendere per il loro futuro: è molto più produttivo decidere di studiare e vivere all’estero piuttosto che farsi “prendere dall’ansia” e dover scegliere una facoltà universitaria a tutti i costi. Si rischierebbe, infatti, di perdere un anno iniziando un percorso accademico sbagliato e trovandosi 365 giorni dopo demotivati e insoddisfatti.
Perché un periodo all’estero ti aiuterà a crescere
È necessario però avere degli obiettivi in mente prima della partenza perché ti aiuterà a raggiungere il tuo scopo più in fretta, aumentando la tua motivazione ed energia. Durante questa esperienza potrai infatti studiare una nuova lingua, sperimentare attività diverse e anche lavorare, oltre a trovare nuove passioni: la bellezza del Gap Year è quella di essere flessibile e potersi adattare perfettamente alle tue esigenze e desideri. Inoltre, facendo un’esperienza del genere in autonomia, imparerai ad essere non solo più indipendente, ma anche a gestire meglio il tuo tempo e rispettare le scadenze. Oltre a ciò, dovrai affrontare il tutto in una lingua straniera, senza alternativa. È una bella sfida da affrontare, ma la determinazione di superarla ti porterà a concentrarti sulle tue forze e capacità, migliorandole: è per questo che si dice che durante un Gap Year si cresce come persona e si acquisiscono skills utili per la formazione personale e accademica.
Non c’è un’età giusta per partire
Per partire per un Gap Year non c’è un’età giusta: ogni momento è quello giusto, specialmente se non ci si sente appagati della propria carriera o si sente la necessità di chiarirsi le idee sul proprio futuro. Le esperienze vissute durante questo periodo diventano di rilievo all’interno del proprio bagaglio di conoscenze, perché vivere all’estero per un lungo periodo di tempo aiuta a conoscere i propri limiti, migliorare le proprie capacità e ad ampliare i propri orizzonti. Spesso questo periodo di pausa viene prescelto dagli studenti che escono dalle superiori, e funge da passaggio verso la maturità; altre persone sentono il bisogno di cambiare la propria vita durante l’età adulta per la sensazione di non essere nel posto giusto.
Una esperienza formativa
Alcune persone sono scettiche sul passare un periodo all’estero, per paura che sia effettivamente un anno di “pausa”, in cui non si fa nulla. Nulla di più sbagliato: il Gap Year è un momento mirato proprio all’accrescimento personale e delle proprie competenze, in cui si possono sperimentare diverse attività come il volontariato, che aiuta anche la comprensione e l’empatia verso il prossimo. In alternativa, anche trovarsi un lavoretto part-time aiuterà molto nella comprensione della lingua e migliorare la propria capacità di adattamento, oltre ad essere una voce in più sul proprio curriculum.
L’esperienza del Gap Year, se ben pianificato e sfruttato, è un perfetto biglietto da visita per il futuro. Oltre ad aprirti la mente e farti scoprire lati di te che prima non avevi modo di scoprire, ti permetterà di presentarti come una persona curiosa, intraprendente e open minded: tutte caratteristiche che oltre ad essere utili nell’ambito personale, possono aiutare non poco in quello lavorativo. È un periodo in cui crescere, una grande opportunità per migliorare sé stessi e conoscersi meglio, imparare a gestire le emozioni, aumentare la fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità, nonché potenziare la conoscenza di una lingua.