ERRORI COMUNI CHE SI FANNO QUANDO SI CAMBIA CULTURA
Da bambini ci hanno insegnato a dire per favore, grazie e a tenere i gomiti giù dal tavolo. Ora che siamo cresciuti può essere facile pensare di sapersela cavare con tutte le regole sociali che rendono civile il nostro mondo.
Ma se vi è mai capitato di trovarvi in un Paese straniero, probabilmente avrete notato che le usanze non sono sempre le stesse. I primi tempi dopo il mio trasferimento in Svizzera ho commesso parecchi crimini sociali. Ho usato l’aspirapolvere di domenica (non si fa!), ho iniziato i pasti senza augurare buon appetito a chi sedeva con me (è maleducazione!) e ho chiamato per nome i miei vicini di casa più anziani di me (si usa sempre Herr, “signor” o Frau, “signora”!). Anche se nessuno di questi errori mi ha causato gravi problemi, sicuramente non mi stavo guadagnando nessun premio per un eccellente comportamento in terra straniera.
Ecco una veloce guida agli errori più comuni che si fanno quando si cambia cultura e qualche consiglio su come evitarli, nel caso in cui stiate programmando un viaggio all’estero.
TOGLIERSI LE SCARPE
In molte parti del mondo, tra cui Germania, Svizzera, Scandinavia, Giappone, Corea e Turchia, togliersi le scarpe prima di entrare in casa non solo è una forma di rispetto verso chi vi accoglie, ma è anche un modo per tenere pulito il pavimento. Quindi, se siete invitati in una casa privata, sappiate che dovrete lasciare le vostre graziose calzature vicino alla porta. Ma, fortunatamente, la maggior parte delle volte riceverete delle ciabatte in prestito, perché a nessuno piace ritrovarsi coi piedini infreddoliti.
POLLICI SU
Benché spesso pensiamo che alzare il pollice sia un modo per esprimere approvazione (o un “mi piace” su Facebook, da un po’ di tempo a questa parte), non tutti nel mondo condividono questa interpretazione. Se mostrate un pollice alzato in alcune parti dell’Africa Occidentale, in Russia, in Iran, in Grecia o in Sardegna, non starete dicendo ai vostri amici che va tutto bene nel vicinato. Al contrario, il vostro gesto in buona fede sarà invece interpretato come offensivo, più come un dito medio nei Paesi Occidentali.
CIN-CIN!
Quando si fa un brindisi in Germania o in Svizzera la tradizione vuole che si coinvolgano tutti coloro che siedono al tavolo. Quando sentite il tintinnio dei bicchieri, guardate negli occhi l’altra persona. Se non lo fate, siete nei guai (sette anni di sfortuna, per essere esatti!). E, giusto per mettervi ancora più pressione, ricordatevi di non incrociare mai le braccia tra un cin-cin e l’altro attorno al tavolo.
MANGIARE CON LE MANI
Se siete in viaggio verso alcune zone dell’Asia, dell’Africa o del Medio Oriente, potete lasciare a casa la forchetta. Non solo è permesso mangiare con le mani, ma potrebbe anzi essere un’offesa se non lo fate. Ricordatevi solo di utilizzare la mano destra. La sinistra è, diciamo così, riservata a quando siete in bagno. Siamo spiacenti per i mancini, ma quando si tratta di cibo la mano destra regna sovrana!
CONTATTI FISICI
In molti Paesi europei, è educazione salutarsi baciandosi sulla guancia (il numero di baci dipende dal Paese in cui vi trovate!). Se provate a fare una cosa del genere in Asia o in Medio Oriente, tuttavia, rischiate di commettere uno degli errori più gravi. In Thailandia, la testa è considerata sacra e non va mai toccata, quindi scordatevi di accarezzare i bimbi sulla loro piccola e graziosa testolina.
BERE IL CAFFÈ
Se vi trovate in Italia o Spagna e avete bisogno di un po’ di energia per affrontare il pomeriggio, la scelta migliore è un espresso. Nella culla culturale del caffè, il cappuccino è praticamente bandito dopo le 11. I locali vi diranno infatti che il latte si beve solo a colazione e assumere latticini dopo pranzo o dopo cena potrebbe rovinarvi la digestione (non sorprendetevi se qualcuno vi mette al corrente di ciò!).