Lavorare e studiare a Citta del Capo

Le prime due settimane come EF Global Intern sono passate: ecco cosa ci racconta Aurora!

Il giorno 07 Settembre 2024, alle ore 14:30, ero seduta in aeroporto in attesa di prendere il primo volo verso Doha, dove avrei atteso tre ore per quello successivo in direzione Cape Town. Voglio essere sincera l’emozione prevalente era l’ansia: speravo che il volo fosse in orario e non ci fossero problemi, iniziavo a preoccuparmi di non riuscire a trovare qualcuno con cui condividere il mio tempo e l’esperienza in Sud-Africa. Nonostante tutto, sono partita (ovviamente) e ora sto scrivendo da Cape Town, dalla mia postazione in ufficio all’interno della scuola di EF. A volte, devo fermarmi per capire che non sto sognando!

Sono già passate due settimane dal mio arrivo. Da un lato mi sembra che il tempo sia volato, dall’altro ho la sensazione di aver vissuto già mille vite. È tutto cosi intenso. Il primo giorno, appena atterrata, Brandon (il responsabile delle attività che EF offre agli studenti) mi ha accolto con un grande sorriso, una borsa piena di cibo locale per darmi la possibilità, fin da subito, di entrare davvero in contatto con la loro cultura. Ho percepito un’energia positiva, voglia di conoscermi e di far in modo che io possa entrare in relazione con le persone e il luogo in cui avrei passato le successive settimane. Poco dopo essermi sistemata nella residenza, ubicata a due minuti a piedi dalla scuola, Brandon mi ha proposto di andare a fare un primo giro di esplorazione in una delle zone più iconiche di Città del Capo.

Abbiamo preso un Uber (il mezzo di trasporto più utilizzato qui) e ci siamo diretti verso Waterfront, un piccolo centro commerciale sul porto collegato ad una suggestiva passeggiata lungo oceano (Sea Point Promenade). Iniziavo a sentire la stanchezza del viaggio, ma non mi importava, volevo godermi ogni secondo perché lo spettacolo che avevo davanti agli occhi valeva ogni mio sforzo. Verso le 18:30 il sole inizia a tramontare e sin da quel momento ho capito che qui avrei assistito ai tramonti più belli di tutta la mia vita.

Ho vissuto la prima settimana come una “comune studentessa” EF: ho preso parte alle lezioni, che non solo hanno lo scopo di far migliorare il livello di inglese, bensì spingono i ragazzi a mettersi in gioco, stringere amicizie e divertirsi mentre apprendono la lingua. Ho conosciuto un bellissimo gruppo con persone provenienti da ogni parte del mondo con cui ho fatto le mie prime uscite, come la Kloofnek Hike (foto sopra), la serata al karaoke di Mojo Market o una notte folle al Club sempre prestando molta attenzione alla nostra sicurezza.

Ci tengo, infatti, a riportare anche l’aspetto che sto trovando più limitante, ossia la “safety”: non è possibile fare attività da soli, è sempre preferibile muoversi in gruppo e la sera bisogna essere particolarmente cauti. Chiaramente in un contesto come EF non è difficile gestire la situazione: la scuola fornisce tutte le indicazioni necessarie per vivere in modo sereno e sicuro la permanenza di ognuno. Non voglio allarmare nessuno, anzi, trovo che questa destinazione sia meravigliosa, ma come ogni posto nel mondo, presenta dei pro e dei contro da tenere in considerazione.

La seconda settimana ho iniziato il vero e proprio tirocinio. In contemporanea, EF Cape Town ha accolto una quarantina di “AY Students” (studenti che prendono parte al Programma Accademico, cioè trascorreranno qui dai 6 ai 9 mesi) per i quali sono state organizzate tantissime attività: un picnic sulla Signal Hill, un super party di benvenuto a tema africano, un giro sul Bus a due piani lungo la costa e molto altro.

Com'è la mia giornata come EF Global Intern? Quali sono le mie responsabilità? Ve lo rivelerò nell’articolo della prossima settimana.

A presto.