Come un Gap Year ti cambia la vita
I benefici di prendersi un Gap Year all’estero sono innumerevoli: dal diventare bilingue, al conoscere nuove culture e creare un network di contatti internazionali.
Uno dei più importanti, però, rimane quello di schiarirsi le idee sul proprio futuro, e prendere più consapevolezza di se stessi e dei propri obiettivi.
Molto spesso, infatti, ragazzi e adulti intraprendono un’università, una carriera lavorativa, senza essere davvero sicuri della propria scelta. Si stima infatti che su un milione e mezzo di ragazzi iscritti all'università solo 1 su 5 raggiunge il traguardo della laurea.
Secondo Almalaurea, ben il 25% degli studenti abbandona la carriera universitaria dopo il primo anno di corso e la causa principale di questo numero così alto è l'insoddisfazione riguardo al percorso universitario scelto. La situazione non è migliore tra i lavoratori. Si stima che 1 lavoratore su 7 non sia felice del proprio impiego.
Il fenomeno delle Grandi Dimissioni che abbiamo vissuto negli ultimi anni è una chiara dimostrazione dell’insoddisfazione di milioni di persone in tutto il mondo.
Sono sempre di più i ragazzi che decidono di prendersi un Gap Year dopo la maturità, durante il periodo universitario o subito dopo. Come un Gap Year li aiuta a trovare la propria strada? Cosa dicono i ragazzi che hanno fatto un Gap Year? Come si sentono una volta tornati a casa?
Lo scopriamo da un sondaggio condotto dalla Gap Year Association.
Maggiore fiducia in se stessi
Il 96% dei ragazzi intervistati, hanno confermato di aver acquisito una maggiore sicurezza in se stessi e nelle proprie capacità. Studiare all'estero offre infatti una prospettiva diversa sul mondo. Si ha l'opportunità di vivere, studiare e lavorare in un ambiente completamente nuovo, esplorando culture diverse, parlando una nuova lingua e incontrando persone da tutto il mondo. Si ritorna con una maggiore flessibilità, si impara ad affrontare e ad adattarsi a situazioni mai vissute prima, si sperimentano nuovi modi di pensare. Tutto ciò contribuisce a migliorare la fiducia in se stessi.
Vantaggio nel mondo del lavoro
Il 77% dichiara di essere stato agevolato nei colloqui di lavoro. Ciò che un recruiter cerca di più al giorno d’oggi sono le competenze trasversali, ancora prima di quelle tecniche. Le soft Skills definiscono il profilo di un individuo a partire non da “cosa sa fare”, ma dal “come lo fa”, ed è proprio questo che, spesso, determina una carriera di successo. Empatia, comunicazione efficace in ambienti multiculturali, flessibilità, problem solving, team work e gestione dei conflitti: sono solo alcune delle competenze trasversali che si possono acquisire durante un Gap Year e che sono applicabili in ogni posizione lavorativa. Inoltre, conoscere una lingua straniera a livello avanzato è un grande vantaggio competitivo in un mondo sempre più interconnesso.
Scelta consapevole sul proprio futuro
Il 95% dei partecipanti al sondaggio ritiene che il Gap year li ha preparati ad affrontare meglio il loro futuro, sia lavorativo che universitario, grazie alle competenze tecniche e trasversali acquisite. Per l’81% il Gap year ha influenzato la scelta della loro carriera: hanno infatti scoperto una nuova realtà, nuove passioni e nuove persone che hanno determinato il loro futuro.
Un falso mito da sfatare sul Gap Year è che “una volta tornato, non vorrai più iscriverti all’università”. Il 44% delle persone che hanno preso parte a questa esperienza ha affermato che un Gap Year ha aumentato la probabilità che si iscrivesse all’università, mentre il 53% afferma di non essere stato influenzato né negativamente né positivamente a riguardo.