9 Cose che si imparano vivendo a Parigi
Non c’è nulla come vivere e studiare a Parigi per essere un vero connoisseur della città, conoscerne ogni angolo e le usanze. Indipendentemente dal fatto che vi siate appena trasferiti o che la Ville Lumière sia già da un po’ casa vostra, vediamo quante volte vi troverete d’accordo con queste 9 manie che rendono i parigini così elegantemente unici.
PARIGI È IL (CENTRO DEL) MONDO
I parigini sono molto territorialisti e non lo nascondono. La stessa città di Parigi è divisa in 20 distretti, detti anche arrondissement, ciascuno dei quali possiede una propria identità. I parigini più creativi e bohémien (bobo) oggi abitano negli arrondissments 10, 11, 12, 17, 18, 19 e 20: . Camminando intorno alla Bastille, a Place de la République, Charonne, Oberkampf, Sentier o Belleville si respira infatti un’atmosfera di creatività e non conformismo e gli abitanti di questi quartieri non metterebbero piede nemmeno morti nelle vie della vecchia Rive Gauche (in particolare nell’arrondissments 6 e 7) oggi divenuta una zona residenziale più borghese (bourgeois) e tradizionale. Non è all’altezza del loro livello intellettuale. Con tutte queste preoccupazioni, chi ha il tempo per altre città, come Lione, Lille o Le Havre?
LAMENTARSI È UNA FORMA D’ARTE
I francesi adorano lamentarsi ed i parigini lo sanno fare benissimo: fa troppo caldo, il pain au chocolat è troppo dolce, Versailles è troppo kitsch, avete capito cosa intendo. Anche se questa abitudine probabilmente all’inizio vi ha lasciato di stucco, anche voi avete ormai imparato ad essere sfacciatamente indifferenti, proprio come i veri parigini, lasciandovi andare ad un flusso infinito di lamentele.
PRENDERE AL VOLO L’ULTIMA VÈLIB? NON HA PREZZO
Eravate felicissimi quando avete scoperto le bici Vélib: noleggiare una bici in qualunque punto di Parigi ad 1 Euro e restituirla ore dopo in un’altra delle postazioni self-service disseminate in tutta la città. Dopo aver imparato ad evitare i pericoli degli autobus strombazzanti, dei tassisti spericolati e delle inesistenti piste ciclabili, vi siete uniti alle schiere di coloro che assicurano che non ci sia niente di più soddisfacente di prendere al volo l’ultima Vèlib dalla colonnina.
IMPARARE A MUOVERSI IN METROPOLITANA è UN FONDAMENTALE RITO DI PASSAGGIO
Parigi è inseparabile dal suo Métro (la metropolitana) e lo avete capito anche voi, dato che prendere la metropolitana a Parigi è una necessità. Le sue 14 linee, 300 fermate ed una selva infinita di tunnel formano un labirinto che può sopraffare e far girare a vuoto anche i passeggeri più esperti. Comunque, conoscere bene questo labirinto e non dover più analizzare febbrilmente la mappa per capire dove si stia andando è un vero traguardo e tendenzialmente dovrebbe essere riconosciuto con la consegna delle Chiavi della Città.
C’È SEMPRE UNA SCORCIATOIA
A Parigi ci si allontana dal sentiero battuto con una missione: perdersi temporaneamente, per poi riemergere vittoriosamente da una pratica scorciatoia, perché questo è il modo giusto di spostarsi a Parigi. Chi non ha attraversato passaggi nascosti, tagliato per i cortili di un museo o usato porte sul retro per guadagnare minuti preziosi? il centro commerciale Passage du Grand-Cerf, il vialetto di ciottoli di Cour du Commerce-Saint-André e l’ingresso del Louvre di Porte des Lions sono solo alcuni esempi di queste gemme nascoste dalla mappa turistica.
LA TOUR EIFFEL NON FINISCE MAI DI STUPIRE
Non importa quante volte passiate accanto a monumenti come la Tour Eiffel, l’Arc de Triomphe o il Grand Palais, la meraviglia non svanisce mai. Parigi è veramente bellissima e quando si pensa di aver visto tutto, sorprende in modi inattesi, grandi e piccoli: da un bagliore dell’alba sul Grande Arche de la Défense alle gocce di pioggia perfettamente sincronizzate nelle vasche del Jardin du Luxembourg.
PARIGI RISVEGLIA I VOSTRI SENSI
Sia che si tratti di imparare a capire che ore sono in base al riflesso della Tour Eiffel in lontananza, di lasciare che il pane fresco si sciolga in bocca, di riconoscere l’inconfondibile odore dolce e metallico persistente nella metropolitana o di far scivolare la mano su morbidi tessuti in un grande magazzino, Parigi affina divinamente i vostri sensi.
IL LIBRO DI GRAMMATICA FRANCESE NON VI PORTERÀ LONTANO (AL CONTRARIO DELLA FULL IMMERSION)
I parigini adorano il proprio slang: bref (“in breve”), BG (“bel ragazzo”/ “bella ragazza”), bof (“non lo so, insomma, così così”), sono esempi tipici. Se volete fare conversazione dovete scollare il naso dai libri. I parigini non solo parlano velocemente e si riferiscono a concetti e luoghi di cui non avete mai sentito parlare, ma invertono anche le sillabe e strascicano le parole. Comunque, anche per i non parigini c’è una speranza: immergersi nella cultura popolare, ascoltare la radio o fare lezioni di lingua in tandem con una persona del posto vi farà raggiungere l’obiettivo!
MAI ABBASSARE LA GUARDIA IN FATTO DI MODA
La Settimana della Moda dura tutto l’anno a Parigi. Sono ben lontani i giorni in cui si poteva sgattaiolare alla casella della posta in pigiama o fare un salto al negozietto sotto casa in infradito. Ora dovete agghindarvi con cura e portare un profumo che vi distingua per essere perfetti ai discreti (ma che non perdonano) occhi parigini.
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