I vantaggi di un percorso in biomedicina ad EF Academy Oxford
Lo scorso giovedì, gli studenti del primo anno interessati alla biomedicina hanno avuto l’opportunità di partecipare alla Giornata della Scienza allo Science Museum di Londra. Da Oxford abbiamo preso un bus fino a Londra e siamo arrivati al Museo, dove c’erano tantissimi altri gruppi di studenti eccitati.
Dopo averci istruiti sul programma della giornata, la guida ci ha portati verso un ascensore per recarci in una classe dove abbiamo guardato dei video. In questa parte abbiamo ascoltato anche alcuni insegnanti israeliani, che hanno reso l’esperienza ancora più interessante spiegandoci come gli scienziati di tutto il mondo collaborino l’uno con l’altro per lo sviluppo di un progetto. Il primo scienziato, Dan Kaganovich, ha fatto una presentazione illuminante sull’invecchiamento e di come siano stati fatti studi per capire quali fattori accelerino questo processo e quali lo rallentino. Per farci capire meglio, ci ha mostrato l’esempio di persone che hanno vissuto oltre i 120 anni e l’effetto rinvigorente che una dieta con pochi grassi può avere sulle scimmie. Inoltre, ci hamostrato dei dati secondo cui le persone che superano i 100 anni in Giappone e Svezia stanno iniziando a crescere significativamente.
Dopo questa presentazione, c’è stata una piccola pausa che ci ha permesso di sgranchirci le gambe e discutere di quello che avevamo appena visto, in seguito abbiamo ascoltato la presentazione di Mouna Maroun. Prima di iniziare con il cuore della sua presentazione, la scienziata ci ha spiegato come fosse riuscita a raggiungere i propri obiettivi nonostante provenisse da un’area del mondo svantaggiata e da una famiglia povera diventando una neurobiologa. Dopo questa introduzione, ci ha presentato i suoi studi sulla memoria e sull’effetto che la paura ha sulle nostre azioni, ci ha raccontato di esperimenti che prevedevano un elettro shock per i ratti dopo avergli fatto sentire un certo suono. L’esperimento ha rivelato che quel suono rendeva i ratti estremamente impauriti, ma solo finchè non gli fosse stato somministrato un cocktail chimico per prevenire l’associazione di quel suono al dolore fisico. La presentazione è stata incredibilmente interessante e siamo riusciti a relazionare quello che stava dicendo Mouna alla nostra stessa vita.
Infine, fare questa esperienza ha fornito a tutti noi degli spunti di riflessione su quale percorso universitario e lavorativo intraprendere in futuro.
Scritto da Kiera Martin, studentessa al primo anno di IB Diploma presso EF Academy Oxford