Matilde Bianchi – La mia vita ad EF Academy
Ciao a tutti,
mi chiamo Matilde Bianchi, vengo da Sondrio (SO), una piccola cittadina di 23.000 abitanti circa, situata in una valle tra le bellissime Alpi in Valtellina. Ho 16 anni e frequento il primo anno del programma di A-Level, un corso altamente specializzato che mi permette di studiare in maniera molta approfondita le materie che amo di più.
Sono la nuova Head Student del campus di EF Academy Torbay, possibilità che mi è stata data dal Preside: ho avuto così la fortuna di essere scelta tra i 12 candidati al titolo, per delle caratteristiche che mi hanno probabilmente contraddistinta.
Per candidarmi ho dovuto presentare al Preside un’application, cioè uno scritto nel quale ho dovuto sia presentare le mie caratteristiche caratteriali sia spiegare i motivi per i quali avrei voluto rappresentare tutti gli studenti della scuola, mostrando così le mie abilità, i miei obiettivi e tutto ciò che mi rende giusta per quel ruolo.
Essere Head Student comporta molte soddisfazioni, sia a livello personale che professionale, ma anche molto impegno; una volta ogni due settimane infatti, si riunisce il consiglio studentesco formato dal preside, dal vice preside, dagli Head Student e da altri studenti rappresentanti altri ruoli all’interno del campus (es. rappresentanti delle residenze, dei corsi presenti nella scuola…) per discutere di vari argomenti e problematiche che emergono dagli studenti durante la vita all’interno del campus stesso.
Il nostro compito è dunque quello di dar voce ai 300 alunni della scuola, cercando, insieme ai membri del consiglio studentesco, di rendere continuamente la vita sia accademica che non migliore. Sono molto orgogliosa e onorata di poter rappresentare gli altri e avere un ruolo così attivo ed importante.
Studying abroad è stata da sempre una mia aspirazione che si è poi concretizzata grazie all’appoggio della mia famiglia. A parte qualche iniziale difficoltà per la lingua, tutto mi ha subito entusiasmata: l’approccio dei professori, il loro grande coinvolgimento, la loro disponibilità quotidiana nell’aiutarci, la loro voglia di renderci migliori dandoci tutti gli strumenti necessari per arrivare e l’ambiente internazionale, la possibilità dunque di conoscere culture, modi di vivere e religioni diverse.
Ho avuto la fortuna sia di stare in famiglia che in residenza, entrambe esperienze positive e formative per aspetti differenti; non sarei in grado di consigliare a un ragazzo quale delle due scegliere.
Consiglierei a chiunque di vivere la stessa esperienza che sto vivendo io, perché rappresenta una crescita in tutti i campi e dà una “marcia in più” per affrontare il futuro in un mondo globalizzato.
Non è comunque un percorso facile ed adatto a tutti, ma è caratterizzato da molti ostacoli o pregi in base alla persona: si sente la mancanza e la lontananza dagli affetti e ci vuole capacità di adattamento. Bisogna essere capaci di convivere quotidianamente con molte persone differenti, vi è un grande carico di responsabilità, bisogna rispettare le aspettative dei genitori, di noi stessi e degli insegnanti. Bisogna avere voglia di crescere “prima del tempo” e imparare a rispettare le regole in tutti gli ambiti nel quotidiano.
Scritto da Matilde Bianchi, studentessa italiana al primo anno A-Level presso EF Academy Torbay.