Keep calm e studia per le simulazioni d’esame!
È tempo di simulazioni d’esame ad EF Academy Torbay! I nostri studenti trovano sempre molto strano questo momento di valutazione e ci pongono tantissime domande come “Ma perchè dobbiamo fare gli esami due volte?”, “Perchè li sosteniamo come se fossero esami veri?” oppure “Ma io non sono pronto per gli esami”.
La risposta a tutte queste domande è una sola: è logico che tu non sia ancora pronto a sostenere gli esami, le simulazioni servono proprio a dirti quanto non sei pronto e che cosa puoi fare per prepararti all’esame vero, fornendo anche a noi insegnanti un’idea di che cosa possiamo fare per prepararti al meglio. Le simulazioni vengono svolte come veri esami in modo da rendere meno spaventoso l’evento reale.
Comincia subito a studiare
La ricerca dimostra che il 75% degli studenti pensa a se stesso come ad un procrastinatore, con un 50% di questi che lo considera un vero problema. Uno dei più celebri ricercatori sull’argomento, Piers Steel, ha affermato che “più un evento è distante nel tempo, meno questo influisce sulle decisioni delle persone”.
Insomma, gli esami estivi sembrano sempre lontanissimi per i ragazzi che di conseguenza cominceranno a darsi da fare sul serio solo dopo Pasqua. Inserendo delle simulazioni a metà anno, gli studenti possono iniziare ad impegnarsi e a lavorare sodo fin da prima.
Adotta delle tecniche di studio efficaci
Alcune delle strategie più diffuse per lo studio sono anche le meno efficaci, questo include anche lo step di sottolineatura o di rilettura dei punti chiave. Perchè? Questi metodi non spingono lo studente a pensare criticamente all’argomento, quindi spesso vengono svolti in modalità “pilota automatico”.
Le simulazioni d’esame consentono agli studenti di provare diversi metodi di studio e verificare quale risulta essere il migliore per loro, per esempio ci sono diversi esercizi di memoria che spesso risultano efficaci. In una delle più estese ricerche sull’argomento sono stati sottolineati in particolare questi: suddividere temporalmente i momenti di studio – in modo che ci sia abbastanza tempo da dimenticare e ri-apprendere -; spiegare un argomento ad altri – questa tecnica spinge i ragazzi a pensare davvero a quello che stanno dicendo e a mettere in ordine i propri pensieri -; cambiare materia di tanto in tanto – che aiuta gli studenti a “staccare” dagli argomenti precedenti.
Gli psicologi suggeriscono un altro metodo che è quello della “interrogazione critica”. Questa tecnica consiste fondamentalmente nel ripetere e chiedere a te stesso “perchè?”. Durante un esperimento di ricerca sulla memoria, alcuni studenti sono stati divisi in tre gruppi e gli è stato chiesto di tenere a mente frasi come “un uomo affamato entra nella propria macchina”. Il primo gruppo ha solamente letto la frase, al secondo è stata data una spiegazione – “un uomo affamato entra nella propria macchina perchè vuole andare al ristorante” -, infine al terzo gruppo è stato chiesto perchè, secondo loro, l’uomo stesse entrando in macchina. I risultati hanno mostrato come il 72% degli studenti a cui era stato chiesto il motivo dell’azione dell’uomo avesse ricordato la frase, invece, solo il 37% degli studenti degli altri due gruppi è riuscito a ricordarla.
Migliora la tua padronanza di un argomento
Mettere alla prova il proprio studio è un metodo efficace per verificare e migliorare la tua abilità nel reperire le informazioni che hai appreso. In una ricerca sulle simulazioni d’esame, i ricercatori hanno riscontrato come i ragazzi che sottoponevano se stessi ad un test di prova dopo lo studio avevano delle performance migliori di coloro che non lo avevano fatto.
Sarebbe meraviglioso se potessimo mostrare agli studenti quanto le simulazioni d’esame non siano un momento di giudizio da temere ma, in realtà, li aiutino a migliorare la propria padronanza degli argomenti e la propria memoria.
Inoltre, se l’esito della simulazione dovesse essere davvero pessimo, è meglio che lo shock del ragazzo avvenga nella simulazione piuttosto che nell’esame finale. Una scarsa performance può fungere da campanello d’allarme per i ragazzi che hanno bisogno di impegnarsi di più, cambiare metodo di studio e imparare a gestire meglio l’ansia da esame.
“Fare pratica di esami”
Essere sotto pressione può scatenare reazioni diverse negli studenti. Per alcuni può significare nervosismo, ansia , frustrazione e stupidi errori che li conducono ad un risultato pessimo. Per altri, essere sotto pressione può essere la spinta a concentrarsi di più, lavorare meglio ed ottenere risultati migliori. Se i primi esami estivi rappresentano la prima volta che gli studenti sono davvero sotto stress, la loro reazione è imprevedibile.
Le simulazioni d’esame sono un’ottima opportunità per gli studenti di capire che cosa li porta alle loro migliori performance. Per far fronte alla pressione da esami puoi provare a rallentare un pochino, indirizzare lo stress in una direzione positiva che ti possa aiutare oppure ascoltare della musica che ti aiuti a rilassarti.
Capisci quali sono gli argomenti più importanti
Sostenere le simulazioni a metà anno ti dà il tempo di capire su quali argomenti ti devi focalizzare di più, è davvero un’occasione per capire in anticipo come prepararsi al meglio per gli esami finali.
Una volta compreso quali sono gli argomenti su cui devi lavorare di più, arriva il momento di lavorare davvero sodo. Pensare che dovrai impegnarti di più non basta, è l’azione che fa davvero la differenza.
Se ti rendi conto di aver bisogno di aiuto, ricordati che non c’è nulla di male, anzi, riconoscere i tuoi punti di debolezza e attivarti per migliorare, è sinonimo del fatto che stai crescendo. Che tu chieda ad un tuo amico più bravo in una materia oppure ad un insegnante, non ti devi assolutamente vergognare! Le simulazioni sono un momento di crescita che rende gli studenti più abituati a ricevere un feedback, che è uno step di crescita estremamente importante.
Per concludere
Le simulazioni, se svolte correttamente, possono produrre grandissimi vantaggi per gli studenti come iniziare a prepararsi per gli esami finali prima di ridursi all’ultimo secondo, sperimentare diversi metodi di studio, imparare a diventare padroni di un argomento e familiarizzare con lo stress.