Imparare a non arrendersi mai!
Diciamocelo, ci siamo passati tutti. Tutte quelle notti in bianco a fissare una pagina vuota mentre il tempo marcia inesorabile verso una data di scadenza, il senso di noia e sopraffazione che ti assale. Che sia un saggio, un compito, un progetto o ancora qualcosa di diverso che ti tormenta, ci sarà sicuramente la tentazione di mollare e basta di fronte ad un insormontabile destino. Quando ogni persona attorno a te sembra avere successo ed essere sicuro di se stesso, è facile sentirsi soli e perdere di vista l’obiettivo. Il tuo ego ti forza a pensare alla vita come una gara in cui stai rimanendo indietro ma, qualunque sia la situazione, dovrai continuare a correre finchè non raggiungerai la meta.
Io stesso sono stato recentemente in una situazione apparentemente disperata con due dei miei compiti: Extended Essay (EE) e Film Independent Study. Per settimane e anche mesi, mi sono ritrovato sull’orlo di un crollo psicofisico per lo stress a cui queste due materie mi sottoponevano. Molte volte in questi mesi ho avuto la tentazione di mollare e farmi paralizzare dalle mie responsabilità. Quello che davvero ha fatto la differenza è stato l’aiuto e il sostegno delle persone che mi sono state vicine e mi hanno reindirizzato verso la retta via. So che non tutti sono fortunati quanto me nel ricevere cosi tanto supporto, ma spero di poterti aiutare con i miei consigli.
Ripetiti “non ancora”
Quando le persone iniziano qualcosa di nuovo tendono a sottovalutare l’ammontare di lavoro e impegno che ci vorrà per realizzare il proprio compito. Una volta messi di fronte alla mole di impegno reale possono sentirsi davvero sopraffatti. Chiunque preferisce un percorso lineare e privo di ostacoli, ma a volte ci capita di perderci in un bicchiere d’acqua e iniziare ad avere pensieri negativi come “non ce la farò mai” o “non sono capace, non posso”. Tuttavia sono proprio le difficoltà a farci crescere.
Questo genere di pensieri possono sembrare innocui, ma in realtà attivano dei blocchi mentali che ti demotivano e fanno sembrare un piccolo compito uno grosso come una montagna. Inconsciamente stai abbraciando il pensiero di lasciar perdere, di mollare e ti avvicini all’atto stesso. Quandunque ritrovi la mente indugiare in questa spirale del fallimento, respira e pensa “non ancora”. Con un po’ di pratica queste due parole di conforto si tramuteranno in “non posso facela… sì ma non ancora, solo per il momento, poi riuscirò”, ti aiuterà a pensare positivo e capire che prima o poi verrai a capo della situazione. Un’ultima cosa, non puoi usare questo modo di pensare con il tuo capo o i tuoi insegnanti come scusa per ogni volta che non hai svolto qualcosa al meglio.
Ritrova l’equilibrio
Come ho già detto, una delle cose che mi ha aiutato a non mollare tutto è stato il supporto delle persone che mi vogliono bene. Nonostante la fortuna possa non essere a mio favore, io, come tante altre persone, scelgo di concentrarmi ossessivamente su un compto finchè finalmente non riesco a terminarlo. Non è sicuramente il metodo migliore, spesso può avere effetti negativi sulla salute e sulla vita sociale. Quindi, quando sentirai che le cose ti stanno sfuggendo di mano, non ti preoccupare, circondati delle persone che sai che ci saranno sempre per te. Che siano membri della tua famiglia, tuoi amici, insegnanti o anche la tua comunità, permetti alla tua mente di disconnettersi per un po’ e cerca di ritrovare la tua pace e il tuo equilibrio. Ti assicuro che dopo sarai carico di nuovissime energie!
Ricomincia
A volte, quando passiamo tanto tempo su un compito, tutto inizia a confodersi e non riusciamo più a distinguere quali sono le priorità e quali no. In queste situazioni la cosa migliore da fare è ricominciare da capo, anche se è difficile. Inziare di nuovo può sembrare contro intuitivo, ma può essere il migliore strumento per riuscire a riprendere le fila di ciò che stavi facendo nel miglior modo possibile. Non cancellare tutti i progressi fatti fino a quel momento, inizia semplicemente da una nuova pagina bianca. Inoltrepuò aiutarti suddividere l’intero compito in sezioni minori, in modo tale da non perderti di nuovo nell’immensità della mole di lavoro.
S.O.S.
Chiedere aiuto può essere difficile, non importa di che cosa si tratti. Semplicemente la maggior parte delle persone si sente stupida chiedendo aiuto, come se ci si dovesse vergognare ad aver bisogno del supporto di altri. Anche se sappiamo che potrebbe risolvere tutti i nostri problemi parlare con qualcuno e chiedere aiuto, spesso lo evitiamo come se fosse peste. Magari è perchè ci sentiamo più vulnerabili, aprirci con qualcuno ci spaventa, pensiamo di poter rimanere feriti o magari semplicemente per una questione di orgoglio.Non sono sicuro del vero motivo ma so che chiedere aiuto serve. Le persone intorno a te saranno sicuramente contente di aiutarti, il limite che vedi davanti a te sei solo tu. Le persone non ci leggono nella mente, se abbiamo bisogno di aiuto dobbiamo chiederlo!
Fai del tuo meglio
Quando ero piccolo ogni giorno mia mamma mi accompagnava a scuola. Nei giorni degli esami mi ripeteva sempre, prima di lasciarmi andare “non ti preoccupare troppo per gli esami, fai semplicemente del tuo meglio”. Questo mi veniva detto normalmente dopo settimane e settimane in cui mi faceva studiare e mi stressava affinchè mi impegnassi, ma sentire quella frase 4 o 5 volte l’anno per 6 anni ha davvero fatto la differenza nella mia mente. Fai del tuo meglio. Penso che questa frase possa essere applicata ad ogni aspetto della propria vita, soprattutto in un mondo così competitivo. Tutti ci impegniamo sempre al massimo per essere i migliori in ciò che stiamo facendo, ma ci sarà sempre qualcun da qualche parte che saprà superarci. L’unica cosa che possiamo fare è impegnarci per essere la versione migliore di noi stessi ogni giorno e fare del nostro meglio. Una volta che avrai accettato questo, forse non sentirai così tanto la pressione e non verrai più paralizzato dalle responsabilità.
Scritto da: Eugene Tan, studente malese al secondo anno di IB Diploma presso EF Academy Torbay