Ilaria Francisci – La mia vita ad EF Academy
Salve, piacere sono Ilaria e frequento il primo anno IB Diploma presso EF Academy Torbay.
Ho maturato la scelta di recarmi all’estero durante il periodo delle scuole medie ed ho speso gli anni successivi a prepararmi al meglio per affrontare questo nuovo percorso di studi.
Avevo avuto modo di visitare la scuola 2 anni fa ed ero rimasta molto colpita dal team, dagli insegnanti e da tutte le persone di riferimento.
Ricordo di aver trascorso un’intera giornata nella struttura scolastica, visitando aule, assistendo a lezioni, incontrando insegnanti ed infine …mangiando alla mensa.
La mensa, questo grande locale tutto illuminato di luce naturale con una vista splendida sulla città e un’offerta di cibo molto “british”! Ricordo di essere rientrata a casa pensando “accidenti, dovrò abituarmi a consuetudini alimentari diverse”. Il mio piatto di pasta sarebbe rimasto col tempo accantonato nella mia memoria?
Oggi, vivendo la quotidianità della scuola, quell’esperienza della mensa è rimasto solo un tenerissimo, divertente ricordo.
La mensa è il luogo dove stacco e spezzo la mia giornata, dove mi vedo con gli amici, quegli amici nuovi con i quali ho iniziato a relazionarmi sin dai primi istanti. E’ lo spazio dove incontro gli insegnanti fuori dalla classe, il Preside ed i tutors, dove nascono spontanei sorrisi e dove ognuno si interessa all’altro. Insomma, è lo spazio che per eccellenza si presta alla con-divisione.
Ho volontariamente staccato la parola perché il significato che vi attribuisco è in effetti molto più profondo di quanto si possa credere. La formazione non deriva solo dallo studio accademico ma si consolida con il confronto con gli altri e, la mensa, è un emblema di questo. E’ un posto che parla di crescita, di sviluppo personale. Forse perché condividendo un tavolo, trovandosi di fronte ad un piatto, ognuno di noi è al pari degli altri, siano essi studenti, insegnanti o formatori. Forse è proprio questo rapporto paritario che ci permette di trarre il meglio da ognuno, sbarazzandoci delle barriere formali.
Che importa quindi del “mio piatto di pasta” quando tutto ciò che mi circonda sazia la mia voglia di crescita in maniera così completa?
Vivo la mia esperienza quotidiana con enorme impegno, perché grande impegno mi è richiesto dalla scuola. Questa scuola che mi dà così tanto, e che in cambio mi chiede tanto. E’ un infinito inseguirsi tra ciò che ricevo e l’impegno che devo metterci. Ed è un circolo virtuoso perché, maggiore impegno dedico ai miei studi, maggiore è l’arricchimento che ne ricevo in cambio. Più dai, più ricevi: il miglior circolo vituoso che conosca.
Un’ insaziabile sete di conoscenza e molti, molti bicchieri pieni d’acqua per dissetarmi.
Ecco, questa è la mia scuola!