Gli scienziati della EF Academy Oxford visitano la New Scientist Expo a Londra
Domenica 1 ottobre, siamo andati al New Scientist live expo che ha avuto luogo al centro ExCel di Londra. Essendo letteralmente circondati dalla scienza eravamo tutti davvero emozionati. I saloni dell’esposizione erano organizzati in “aree di scienza”. Passando dall’area dell’ingegneria fino a quella del cosmo, abbiamo avuto un’idea degli sviluppi nel trattamento dei pazienti affetti da demenza, dei nuovi prototipi di auto, abbiamo visto immagini fantastiche della nostra galassia… e molto altro.
Ciò che veramente mi ha affascinata (Dice Iulia) è stato una conferenza tenuta da un professore dell’Università di Cambridge riguardo la relazione tra i buchi neri e le galassie nelle quali si sviluppano. Questo particolare dell’esposizione mi ha aperto gli occhi non solo sull’enorme quantità di lavoro che i ricercatori hanno fatto per sciogliere i misteri dell’universo, ma anche su quanto poco effettivamente conosciamo di esso al momento. Abbiamo anche scoperto della possibilità dell’esistenza di forme di vita altrove nell’universo. Per Esempio, le lune di Saturno possono probabilmente fornire un clima adeguato per l’esistenza di forme di vita. Le conferenze erano categorizzate in base all’ambito di appartenenza. Abbiamo anche assistito ad una conferenza sulla Fusione Nucleare e su come nella scienza si stia cercando di ricreare una temperatura perfino maggiore di quella media del sole.
Lo stand che io ho trovato più interessante (dice Gregor) è stato quello sull’ingegneria. Un ingegnere ci ha spiegato che al momento c’è la necessità di rivedere il modo in cui guardiamo al design della tecnologia a causa della diversa condizione del nostro pianeta. Questo si sta rivelando essere un passo rivoluzionario nel settore dell’attività mineraria e estrattiva.
Lo stand Virtual Reality (VR) includeva una presentazione su come le persone possano essere addestrate per professioni differenti senza nemmeno dover lasciare il comfort delle loro stesse case. La VR è ora in grado di ricostruire in modo accurato e realistico il mondo reale, ad un punto tale che consentirà di avere un ambiente molto più sicuro per noi tutti. Io (Gregor) mi sono davvero divertito a prenderne parte come volontario, soprattutto perchè mi ha davvero dato un’idea di quanta attenzione ai dettagli ci debba essere nel digitale realistico per ricreare la vita vera.
A pranzo abbiamo visitato in gruppo i differenti stand del cibo e abbiamo avuto l’occasione di parlare delle diverse esperienze che abbiamo avuto. Abbiamo ascoltato alcune storie interessanti da molti dei nostri compagni riguardanti come loro adesso hanno nuovi interessi in diversi ambiti di scienza. Ad esempio, una studentessa dell’IB Year 1, Ana Julia Trento Bezerra ha detto:
“Ho ascoltato una conferenza incredibile sulla Malattia di Huntington presentata dal Dr. Edward Wild, che ci ha descritto la condizione e ci ha spiegato brevemente e con parole semplici a cosa sono arrivate le ricerche nell’ambito della prevenzione della malattia. La giornata è stata una fantastica opportunità per gli studenti interessati alle aree scientifiche, come me, di scoprire affascinanti curiosità relative ad esse e acquisire conoscenza in maniera inusuale e divertente.”