EF Academy Oxford e l’arte
EF Academy Oxford, nonostante non abbia Arte tra le materie offerte, supporta comunque gli studenti che scelgono un percorso universitario di Arte, Media e Cultura.
Negli scorsi anni, gli studenti di EF Academy Oxford sono stati ammessi a diverse università di arte di altissimo livello: Central St Martin (Design e Comunicazione); Camberwell (Belle Arti); London College of Fashion (Fashion Design); London College of Commerce (Animation Design); e, ovviamente, Architettura in molte università diverse e Storia dell’Arte (alle migliori università inglesi per la materia, il Courtauld Institute e l’University of London).
Come si è arrivati a questi traguardi? Ecco alcuni esempi di come la vena artistica di ogni studente sia incoraggiata e valorizzata.
Creando arte…
Attraverso le loro stesse parole, gli studenti raccontano dei benefici tecnici, emozionali e psicologici della pittura:
” Adoro andare al club Art for Change perchè mi permette di esprimere le mie emozioni attraverso il disegno e la pittura.”
“Adoro dipingere le foglie autunnali perchè mi permette davvero di “vedere” e apprezzare i magnifici colori e le forme delle foglie. Ho notato che mentre cammino per le strade di Oxford mi femo spesso a guardare gli alberi, le loro forme e i colori che cambiano, cosa che prima non facevo.”
“Il club Art for Change ha dei materiali davvero di qualità e l’aula è vicino all’area relax degli studenti”
“Mi piace far parte dell Art club perchè mi permette di scoprire il lato artistico della mia mente.”
“Adoro Art for Change perchè contribuisce alla mia comprensione sul come produrre belle arti.”
“Mi piace davvero essere in grado di sperimentare con materiali e tecniche differenti e mi piace anche molto l’atmosfera amichevole e rilassata – perfetta alla fine di una giornata piena di lezioni e di studio!”
” Far parte del club Art for Change e provare a sperimentare idee differenti creando le mie opere mi fa sentire fiducioso e felice!”
Criticando l’arte…
Come parte dello studio di Teatro nel programma IB, gli studenti sono incoraggiati ad assistere a più spettacoli possibili. Una delle più interessanti, è stata una visita recente ad una scuola vicina per vedere lo spettacolo di danza Kathakali, un capolavoro sacro di teatro messo in scena sul palco con immagini indimenticabili che espongono il magico mondo dell’India. E’ stato sviluppato 500 anni fa nel tempio culturale di Kerala.
Kathakali, significa “interpretare una storia”, e convoglia le arti nella creazione una delle più potenti forme di teatro al mondo, con gli attori che interpretano amore, potere, distruzione e grazia.
La storia racconta di una giovane principessa chiamata Hima Sundari che conquista il cuore di un principe. Lei gli dice che la sua matrigna (la regina cattiva) ha ucciso i suoi genitori e che ora sta cercando di uccidere anche lei.
Nella scena finale, il principe la sta cercando nella foresta quando vede la sua amata principessa sdraiata a terra e pensa che lei sia morta. Il suo fortissimo amore risveglia la principessa da un sonno profondo, che alla fine si unisce in matrimonio al suo amato principe. Questa storia è davvero molto simile a Biancaneve della Disney.
In quest’opera, gli attori non parlano, ma ci sono dei cantanti che spiegano e strumenti che rappresentano i suoni della natura.
I cantanti cantavano nella loro lingua madre quindi non riuscivamo a capire quello che stavano dicendo e, se non avessimo visto il video prima dello spettacolo, probabilmente non avremmo capito nulla.
La prima cosa che ho notato era il palco: c’era la Thirasseela (la tenda), a Kalivilakku (una lampada) e due sedie. Mi sentivo come un’indiana o, per lo meno, ho avuto l’impressione di essere in India per alcuni minuti.
Quando è cominciato lo spettacolo ero stupita dai coloratissimi ed eloquenti costumi, e i rituali e il trucco erano così belli!
Dopo aver assistito allo spettacolo, ero impressionata dalle capacità degli attori e dalla loro abilità nel mettere e rimettere in scena lo spettacolo senza mai dimenticarsi nulla o fare un errore.
Mi sono davvero divertita a guardare questo spettacolo e spero che un giorno o l’altro riuscirò ad andare in India per vederlo nel Tempio Originale.
Altri studenti di teatro dell’IB erano similmente colpiti: “Due cose oltre al trucco hanno colpito particolarmente la mia attenzione: i movimenti delle mani accentuati dalle unghie metalliche e il perfetto match tra la musica (i tamburi) e ogni dettaglio di ogni movimento di ogni attore. Ero completamente ipnotizzata dallo show e totalmente ossessionato dalle unghie metalliche e dagli occhi di ogni personaggio.”
Di Heliane Pitra