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Alexandra Mishenina si è diplomata a  <a href="https://www.ef-italia.it/academy/campuses/torbay/">EF Academy Torbay</a> nel 2011 e dopo essersi guadagnata un Bachelor e un Master alla Lancaster University, ha iniziato a lavorare da Ernst & Young (EY) a Londra. Attualmente lavora come Senior Consultant in Business Modeling and Analytics, e ha alcuni  consigli da dare riguardo all’importanza di una buona rete di conoscenze.  Leggi per scoprire come ha ottenuto il suo lavoro a EY.
 
Nome completo: Alex Mishenina
Età: 28
Stato Provenienza: Russia
Campus EF Academy: Torbay
Programma: <a href="https://www.ef-italia.it/academy/programs/a-level/">A-Levels</a>
Anno di Diploma (a EF Academy): 2011
Club Preferiti: C’erano molti punti di incontro vicino al mare.
Materie Preferite: Information & Communications Technology
Università: laurea triennale in Marketing Management a Lancaster, master in Operational Research and Management Science a Lancaster
Posto di lavoro: Senior Consultant in Business Modeling and Analytics presso  Ernst & Young (EY)
<h4>Come mai hai deciso di studiare all’estero? </h4>
E’ stata un’occasione fantastica per allargare i miei orizzonti e ottenere un’esperienza educativa internazionale. In più è stata una fantastica opportunità di fare domanda nelle migliori università del paese.
<h4>Quale è stata la tua parte preferita del Programma A-Level?</h4>
La parte migliore è stata il fatto di essere libera di scegliere le materie nelle quali nutrivo più interesse e quelle che pensavo potessero essermi più di beneficio nel lungo termine. Ho scelto matematica, informatica e economia, che sono tutte necessarie per il mio attuale lavoro. Gli insegnanti erano davvero eccellenti ed erano sempre pronti a fare uno sforzo in più per chiunque ne avesse bisogno.
<h4>Come hai scelto la tua università e il tuo corso di laurea?</h4>
Quando stavo scrivendo il mio personal statement, sapevo esattamente cosa volevo fare arrivata a quel punto. Ho fatto molte ricerce online sui corsi disponibili insieme agli insegnanti che avevano competenze di business. Ho detto loro che volevo qualcosa che fosse impegnativo e che soddisfacesse la mia curiosità, qualcosa relativo al business e a come i beni possono essere immessi nel mercato.
Quando ho preso i cataloghi delle migliori università di marketing del paese ho scoperto che Lancaster era la migliore del tempo e lo è ancora. Sono andata nella migliore università possibile per quello che volevo studiare.
<h4>Hai fatto qualche internship che si è rivelato utile nei tuoi studi o nella tua carriera? </h4>
Nella mia Università c’era un responsabile del collocamento lavorativo che aveva molti contatti con i datori di lavoro locali, che assumevano studenti che lavorassero per loro. I business locali beneficiavano degli impiegati addizionali e in quel modo ho lavorato per 3\4 aziende. Ho aiutato loro a migliorare la  strategia di marketing e ad accrescere il business. Quella è stata la prima occasione in cui mi sono seriamente interessata al mondo della consulenza. Avendo quei tre\quattro progetti durante l’estate, ho capito che mi piaceva fare sempre lo stesso lavoro ma che mi piaceva incontrare persone differenti e svolgere mansioni differenti. E’ stato utile capirlo perchè è strettamente legato a quello che sto facedo adesso.
<h4>Racconta come sei entrata nel mondo del lavoro </h4>
Dopo la mia laurea triennale, ho cambiato l’argomento della mia attenzione completamente e ho inziato a fare ricerca operativa che è molto più relativa alla matematica. Ho capito che volevo tornare ai miei studi originali di ICT e matematica e acquisire nuove conoscenze che sapevo fossero molto richieste nel marcato del lavoro.  Dopo aver terminato il master ho trovato una posizione fantastica da Ernst & Young – quindi sono stata impiegata come apprendista nella ricerca operativa a EY e poi mi hanno fatto un contratto a tempo indeterminato grazie alle conoscenze che avevo acquistito durante il mio Master. Quel Master ha un approccio molto pratico, focalizzato sul lavoro.
Conoscevo un paio di altre aziende che si concentravano nella ricerca operativa ma sapevo di diversi laureati degli anni passati che avevano trovato lavoro da EY, quindi ho mandato la mia domanda visto che sapevo che Lancaster aveva una buona relazione con le aziende in quell’ambiente.
<h4>Cosa stai facendo in questo momento? </h4>
Sto lavorando con clienti di varie compagnie- pubbliche e non pubbliche- per aiutarle ad ottenere utili insights utilizzando diversi strumenti di analisi e modelli di approccio.  Per esempio, se la compagnia vuole intraprendere una certa strategia, io costruisco un modello che indichi dove possono tagliare i loro costi e quanto. Utilizziamo le ultimissime tecnologie per utilizzare diversi approcci visuali e interattivi con i clienti, per aiutarli nel prendere decisioni.
E’ un lavoro del futuro e, se studi matematica, allora puoi sicuramente avere successo in questa industria che necessita di persone con un background matematico.
<h4>Quanto è importante stabilire una rete di contatti?</h4>
Diventa più cruciale ogni singolo anno in quanto se sei conosciuto  e aiutato all’interno della compagnia hai più influenza su come vanno gli affari e chiaramente senza un network di amicizie e di colleghi non avrai mai successo. Non riguarda te, ma il modo in cui gestisci gli affari. Devi conoscere le persone giuste per ottenere progetti interessanti e entrare negli ambienti che sono più interessati al lavoro che tu sai fare. Visto che abbiamo un approccio molto project based, dobbiamo avere contatti in vari settori per riuscire ad ottenere quei progetti
<h4>Che consiglio daresti agli attuali studenti di EF Academy? </h4>
Penso che molte persone talentuose vadano a EF Academy perchè se riesci ad arrivare li, sei già un passo avanti rispetto a molti altri. Con EF Academy entri a far parte di un gruppo di studenti internazionali che rappresentano il tuo primo network di persone con le quali dovrai mantenerti in contatto. Puoi incontrare molte persone con le quali rimarrai in contatto per il resto della tua vita.
Ma questo non vale solo per il liceo, vale per tutti gli istituti e i posti di lavoro a cui hai accesso. I contatti che crei e gli amici che incontri sono molto importanti nel lungo termine.
Penso che studiare qualcosa di matematico sia molto importante se vuoi intraprendere una carriera in finanza, accounting o anche analisi. Anche analisi è un grande campo per i lavori del futuro ed è un’area interessante che evolve così rapidamente che non ti stuferai mai. Il mio consiglio è che chiunque sia interessato in matematica e tecnologia dovrebbe guardare a ruoli di studio e analisi dei dati. Penso siano molto interessanti.
<h4>Quale è la cosa più utile che hai imparato ad EF Academy?</h4>
Ad essere sinceri, tutte le materie che ho studiato sono applicabili su base giornaliera. Applico le mie conoscenza matematiche tutti i giorni ed è una materia fantastica da conoscere: le tue conoscenze di matematica saranno testate in ogni ambito. La seconda materia che ho studiato è stata ICT e devo dire che è cruciale per il mio lavoro attuale, è fondamento per tutto.  La parte economica è stata molto utile perchè lavoro nell’economia e ho bisogno di sapere qualcosa sulla domanda e l’offerta: quello che ho imparato ad EF Academy mi torna utile in ogni progetto che faccio.  E’ difficile dire una cosa che ho trovato più utile delle altre e a onor del vero tutto quello che ho studiato mi è tornato incredibilmente utile.
<h4>Quale è il successo di cui vai più fiera?</h4>
Il successo di cui vado più fiera è il fatto di essere andata alla scuola di EF Academy. Venivo da un piccolo paese della Siberia, in Russia e non molte persone provenienti da li vanno a studiare all’estero. Se non lo avessi fatto non sarei dove sono ora.
<h4>Cosa sogni per il tuo futuro?</h4>
Di diventare un esperto specializzato nell’analisi avanzata e nella ricerca operativa. Questa è un’industria che mi appassiona molto e vedo accadere molte cose che cambieranno l’industria e il mondo degli affari e mi piacerebbe essere parte di quel cambiamento.  Mi piacerebbe continuare a vivere a Londra con mio marito, crearmi una famiglia qui e godermi la vita a Londra.
 
A proposito di Future Friday:
Ogni venerdì ospiteremo un diplomato EF Academy che è sulla strada per raggiungere grandi cose. Leggerai delle esperienze degli ex studenti e del loro percorso universitario e lavorativo. Inoltre, otterrai qualche utile consiglio su come sfruttare al massimo il tuo tempo a EF Academy!

Alexandra Mishenina si è diplomata a  EF Academy Torbay nel 2011 e dopo essersi guadagnata un Bachelor e un Master alla Lancaster University, ha iniziato a lavorare da Ernst & Young (EY) a Londra. Attualmente lavora come Senior Consultant in Business Modeling and Analytics, e ha alcuni  consigli da dare riguardo all’importanza di una buona rete …

Future Friday con Alexandra Mishenina - EF Academy Blog

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Future Friday con Alexandra Mishenina

Future friday con alexandra mishenina

Scritto da Gizel Gedik, studentessa del 2° anno dell’IB diploma nella scuola di EF Academy New York
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Iscriversi ad una scuola EF Academy è un’esperienza che non dimenticherai mai.
Avrai la possibilità di avere amici provenienti da tutto il mondo, immergerti nelle loro culture e di guadagnare una posizione di vantaggio per l’università e per la tua carriera lavorativa. Le persone che incontrerai ti daranno molto più di quanto potresti mai immaginare.
Prima di arrivare ad <a href="https://www.efacademy.org/it-it/new-york/">EF Academy New York</a> ero estremamente nervosa. È stata la prima volta che ho vissuto da sola, lontana da casa in un nuovo ambiente dove non conoscevo nessuno, tuttavia tutte le mie preoccupazioni sono svanite non appena ho varcato la porta d’ingresso. Il campus è circondato dal verde, c’è un lago vicino e moltissimi cervi.  Gli edifici e la loro disposizione ti fanno sentire come se fossi in una città vera e propria.
Ciò che mi ha fatto sentire più a mio agio sono stati i membri dello staff. I responsabili della residenza, Lisa Brix e Sarah Weeks, mi hanno fatto sentire a casa e si sono assicurati che non fossi mai sola. La responsabile delle attività extra-scolastiche, Emily Aquina, riesce a farti sorridere anche se in quel momento hai tre lavori da consegnare con la stessa scadenza. Gli insegnanti sono sempre disponibili ad aiutarti o anche solo se vuoi fare due chiacchiere. Durante il mio primo anno ero particolarmente timida e non ho sfruttato al massimo tutte le opportunità offerte da EF Academy, ma ho imparato in fretta dai miei errori.
Durante i miei due ultimi anni, ho preso parte a diversi club, contemporaneamente ad alcune squadre sportive e ho acquisito alcuni ruoli di leadership nel campus. Prendendo parte a queste attività ho avuto modo di fortificare la mia relazione con alcuni membri dello staff e di vederli come amici, il che mi ha permesso di lavorare meglio e di ottenere voti più alti. Il mio consiglio più importante per il tuo arrivo al campus è quello di parlare! Parla con chiunque voglia parlare con te e partecipa alle attività. Entra a far parte di squadre sportive, fai volontariato nella comunità locale e candidati come responsabile di un club o del consiglio studentesco. Più ti sforzi a uscire dalla tua comfort zone e ad entrare a far parte della vita scolastica e più ti preparerai per la vita reale. Prendendo parte alle attività e andando agli eventi avrai modo di incontrare altri fantastici studenti provenienti da ogni angolo del globo ed essendo una parte attiva della comunità creerai amicizie che dureranno una vita.
Quindi appena arrivi nel campus, non startene in camera tua a guardare film o a giocare ai videogiochi, vai alla giornata di presentazione dei club, vai ai balli e agli altri eventi, parla coi membri dello staff (ti assicuro che sono completamente diversi dai tuoi vecchi insegnanti e ti vorranno conoscere sul serio). Trai il massimo vantaggio dal tempo che trascorri qui e ricorda che tutti stanno passando quello che stai passando tu. Quando ti manca casa, quando discuti con qualcuno o sei semplicemente arrabbiato per qualcosa che è successo vai dal tuo consulente scolastico e cerca di conoscere nuove persone. Ricordati che questa è un’esperienza impegnativa, nel campus ci sono personalità molto diverse fra, dovrai solo trovare il tuo posto qui, e ti assicuro che lo farai!
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Sei curioso di sapere come sarà la tua vita ad EF Academy?

Scritto da Gizel Gedik, studentessa del 2° anno dell’IB diploma nella scuola di EF Academy New York Iscriversi ad una scuola EF Academy è un’esperienza che non dimenticherai mai. Avrai la possibilità di avere amici provenienti da tutto il mondo, immergerti nelle loro culture e di guadagnare una posizione di vantaggio per l’università e per …

Come godersi al massimo l’esperienza ad EF Academy - EF Academy Blog

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Come godersi al massimo l’esperienza ad EF Academy

Come godersi al massimo lesperienza ad ef academy

Settimane e mesi di pratica e prove culminano inesorabilmente in una singola, fatidica serata. Senso di agitazione, euforia e lo scalpore contagioso entrano sotto la tua pelle, nel tuo corpo. Sei Pronto ad andare, ma proprio mentre stai per fare quel passo che ti porta sotto i riflettori, un pensiero attraversa la tua mente. È fugace, ma lo senti comunque. Accantoni il pensiero, pensando che forse sei più coraggioso di esso.”Sono il padrone del mio destino, niente andrà storto” cerchi di convincerti. Ma lo sai, lo hai sempre saputo. Qualcosa potrebbe andare storto. Eseguendo Live, i grandi errori non sono ammessi e, anche se si verificano, lo spettacolo deve continuare come se niente fosse accaduto, mantenendo  un’aria di fiducia e professionalità. Questo potrebbe creare a una pressione tremenda, soprattutto se l’attore ha paura del palcoscenico. Non importa chi siamo, abbiamo tutti qualcosa di cui abbiamo paura.
Forse, riconoscerai qualcosa di te stesso in queste parole familiari. La storia in cui ci stiamo per imbarcare è una storia personale, che sto ancora cercando di superare. In quanto tale non so le risposte alle domande che potrebbero sorgere man mano che andate avanti con la lettura. In ogni caso, credo che in seguito ai mesi che ho passato riflettendo su questi eventi, potrei darvi qualche consiglio utile.  Che tu sia un performer con la paura del palcoscenico, un perfezionista che fatica a cominciare il lavoro o semplicemente qualcuno che passa troppo tempo da solo con se stesso calcolando le infinte possibilità del futuro, questo è per te.  Spero che troverai consolazione nella consapevolezza che ognuno di noi inciampa nella stessa buca ad un certo punto della vita;  confida nel fatto che bisogna di scegliere di uscire da essa, ne abbiamo le capacità.
Ci sono stati tre eventi che hanno causato il grosso di questo viaggio. Il primo, in una sequenza di eventi emozionalmente prosciuganti, è cominciato con il Concerto di Natale 2016 del Singing Club di <a href="https://www.ef-italia.it/academy/campuses/torbay/">EF Academy Torbay</a>. (caspita, è impronunciabile ora che ci ripenso) Fin dal primo round di audizioni all’inizio dell’anno non ero riuscito ad uscire dal mio guscio di timidezza.  Con il passare dei mesi, guardavo gli altri membri esercitarsi nei loro assoli ogni gioverdi pomeriggio alle 16 e 15, e me ne stavo seduto su una sedia ascoltandoli e pensando.
Certo, ero parte della canzone di chiusura in collaborazione con il resto dei membri del club, ma volevo fare di più anche se non riuscivo a trovare il coraggio dentro me. La sera del concerto, mentre aspettavo al mio posto l’atto finale per fare un passo avanti, ascoltavo tutti gli altri cantare in maniera diversa da come avevano fatto in tutte le prove precedenti e mi sentivo molto insoddisfatto di me stesso.  Mi sono immaginato su quel palco dove erano i miei amici, ho immaginato di essere abbastanza coraggioso da arrivare lì ed essere me stesso. Ma era tutta una mia fantasia e mi sentivo frustrato. Tuttavia, durante questa straziante attesa, ho fatto una promessa a me stesso: avrei cantato il mio assolo il prossimo anno. Qui sta il seme per la continuazione del nostro racconto.
Più avanti durante l’anno, la mia classe di letteratura in lingua del diploma IB ha cercato di produrre il primo spettacolo shakespeariano dell’Amleto di EF Academy Torbay. Molti degli attori che hanno partecipato allo spettacolo sono studenti ordinari come me e te. Tuttavia, hanno voluto sfidarsi ed essere parte di qualcosa di differente all’interno della comunità della scuola. Visto che nessuno aveva mai fatto qualcosa di simile prima, soprattutto non davanti ad un pubblico di grandi dimensioni,  tutti avevano difficoltà a stabilizzare l’umore durante le prove. E’ comprensibile, perchè è un compito arduo immaginare di essere sul palco con centinaia di occhi che ti fissano come pugnali. Il tempo passa in fretta e non si sa mai come saranno le valutazioni che si riceveranno e questa incertezza scoraggia le persone. La mia personalità e la mentalità erano cambiate, forse perché in questo caso si trattava di recitare e non di cantare. Avevo sempre avuto la tendenza a fingere di essere in un film ogni volta che ero da solo, e mi sentivo a mio agio a recitare sul palco. Vedi, nella recitazione si diventa un personaggio, mentre nel canto ci si espone completamente, o per lo meno è così che mi sento io.
Questa storia comincia dalla partenza dell’attore che doveva interpretare Amleto, solo due settimane prima dello show.  Il cast era in panico in quanto avevamo perso il nostro attore protagonista, ma sono riuscito a fare un passo avanti, visto che fino a quel momento ero stato direttore e conoscevo ogni singola battuta a memoria.   Per le successive due settimane, abbiamo lavorato duramente, ma siamo stati colpiti nuovamente dalla sfortuna. In ogni caso, eravamo determinati a far continuare lo spettacolo. Coreografie di battaglie con le spade, sincronizzazione in Power Point, musica , recitazione e creazione del set riempivano il nostro tempo libero. La sera dello spettacolo, nonostante fossimo stati ostacolati da avvenimenti inaspettati, abbiamo fatto la performance nel miglior modo possibile.   Mentre gli applausi crescevano dal pubblico, penserai che stessi facendo i salti di gioia essendo io l’attore protagonista. Ma non era così. Mi sentivo vuoto. Immediatamente mi ero dimenticato delle due ore passate a recitare. Questo mi ha fatto ricadere in fondo alla fossa perchè non ero riuscito a risolvere nulla e mi sentivo come se fossi ritornato punto e a capo.
L’ultimo evento ha avuto luogo molto recentemente, all’EF Academy Torbay’s Got Talent. Per me era il tempo di redimermi e di cantare il mio assolo. Ad ogni modo ero estremamente spaventato man mano che lo show si avvicinava.  E’ divertente perchè dopo Amleto, penserai che la mia paura da palcoscenico sia passata. Ma era ancora li, a prendersi gioco di me. Ho deciso di forzarmi di rimanere nello spettacolo. Subito dopo la performance, ho iniziato a sentirmi terribilmente, mentre esaminavo ogni singolo errore che avevo fatto. Ad ogni modo, qualche giorno dopo ho cominciato a sentirmi meglio.  Perfino fiero di non essermi nascosto di fronte a questa sfida così come avevo fatto molte volte in passato.  Quando sono giorni che sei bloccato nei tuoi pensieri negativi, non ti rendi conto che in realtà stai ingigantendo le cose. La vita è fatta di eventi che collidono continuamente  in una maniera disordinata. Il segreto probabilmente è non prendere la vita troppo sul serio, devi fare solo quello che ti fa stare bene e che ti rende felice.  Sarà anche un noioso cliché, ma molte persone ancora non lo comprendono, non importa quante volte se lo siano sentite dire. Ma questa è la realtà, devi essere sincero con te stesso.

Settimane e mesi di pratica e prove culminano inesorabilmente in una singola, fatidica serata. Senso di agitazione, euforia e lo scalpore contagioso entrano sotto la tua pelle, nel tuo corpo. Sei Pronto ad andare, ma proprio mentre stai per fare quel passo che ti porta sotto i riflettori, un pensiero attraversa la tua mente. È fugace, ma lo senti comunque. Accantoni il pensiero, pensando …

Luci, camera, azione! Scatta la paura da palcoscenico - EF Academy Blog

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Luci, camera, azione! Scatta la paura da palcoscenico

Luci camera azione scatta la paura da palcoscenico

Ciao a tutti,
mi chiamo Matilde Bianchi, vengo da Sondrio (SO), una piccola cittadina di 23.000 abitanti circa, situata in una valle tra le bellissime Alpi in Valtellina. Ho 16 anni e frequento il primo anno del programma di <a href="https://www.ef-italia.it/academy/programs/a-level/">A-Level</a>, un corso altamente specializzato che mi permette di studiare in maniera molta approfondita le materie che amo di più.
Sono la nuova Head Student del campus di <a href="https://www.ef-italia.it/academy/campuses/torbay/">EF Academy Torbay</a>, possibilità che mi è stata data dal Preside: ho avuto così la fortuna di essere scelta tra i 12 candidati al titolo, per delle caratteristiche che mi hanno probabilmente contraddistinta.
Per candidarmi ho dovuto presentare al Preside un’application, cioè uno scritto nel quale ho dovuto sia presentare le mie caratteristiche caratteriali sia spiegare i motivi per i quali avrei voluto rappresentare tutti gli studenti della scuola, mostrando così le mie abilità, i miei obiettivi e tutto ciò che mi rende giusta per quel ruolo.
Essere Head Student comporta molte soddisfazioni, sia a livello personale che professionale, ma anche molto impegno; una volta ogni due settimane infatti, si riunisce il consiglio studentesco formato dal preside, dal vice preside, dagli Head Student e da altri studenti rappresentanti altri ruoli all’interno del campus (es. rappresentanti delle residenze, dei corsi presenti nella scuola…) per discutere di vari argomenti e problematiche che emergono dagli studenti durante la vita all’interno del campus stesso.
Il nostro compito è dunque quello di dar voce ai 300 alunni della scuola, cercando, insieme ai membri del consiglio studentesco, di rendere continuamente la vita sia accademica che non migliore. Sono molto orgogliosa e onorata di poter rappresentare gli altri e avere un ruolo così attivo ed importante.
Studying abroad è stata da sempre una mia aspirazione che si è poi concretizzata grazie all’appoggio della mia famiglia. A parte qualche iniziale difficoltà per la lingua, tutto mi ha subito entusiasmata: l’approccio dei professori, il loro grande coinvolgimento, la loro disponibilità quotidiana nell’aiutarci, la loro voglia di renderci migliori dandoci tutti gli strumenti necessari per arrivare e l’ambiente internazionale, la possibilità dunque di conoscere culture, modi di vivere e religioni diverse.
Ho avuto la fortuna sia di stare in famiglia che in residenza, entrambe esperienze positive e formative per aspetti differenti; non sarei in grado di consigliare a un ragazzo quale delle due scegliere. 
Consiglierei a chiunque di vivere la stessa esperienza che sto vivendo io, perché rappresenta una crescita in tutti i campi e dà una “marcia in più” per affrontare il futuro in un mondo globalizzato.
Non è comunque un percorso facile ed adatto a tutti, ma è caratterizzato da molti ostacoli o pregi in base alla persona: si sente la mancanza e la lontananza dagli affetti e ci vuole capacità di adattamento. Bisogna essere capaci di convivere quotidianamente con molte persone differenti, vi è un grande carico di responsabilità, bisogna rispettare le aspettative dei genitori, di noi stessi e degli insegnanti. Bisogna avere voglia di crescere “prima del tempo” e imparare a rispettare le regole in tutti gli ambiti nel quotidiano.
Scritto da Matilde Bianchi, studentessa italiana al primo anno A-Level presso EF Academy Torbay.

Ciao a tutti, mi chiamo Matilde Bianchi, vengo da Sondrio (SO), una piccola cittadina di 23.000 abitanti circa, situata in una valle tra le bellissime Alpi in Valtellina. Ho 16 anni e frequento il primo anno del programma di A-Level, un corso altamente specializzato che mi permette di studiare in maniera molta approfondita le materie che …

Matilde Bianchi – La mia vita ad EF Academy - EF Academy Blog

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Matilde Bianchi – La mia vita ad EF Academy

Matilde bianchi la mia vita ad ef academy

Ciao a tutti mi chiamo Fabio Pezone e sono uno studente<a href="https://www.ef-italia.it/academy/programs/ibdp/"> IB</a> ad<a href="https://www.ef-italia.it/academy/campuses/oxford/"> EF Academy Oxford</a>. Oggi vorrei condividere con voi la mia esperienza con EF Academy per quanto riguarda le possibilità di stage lavorativi.
<a href="https://www.ef-italia.it/academy/">EF Academy</a> cerca sempre di prendersi cura dei propri studenti e di tutelarli nel miglior modo possibile. Ad aprile ebbi un colloquio con la responsabile ammissioni per l’Italia per quanto riguardava le possiblità di stage, e mi venne richiesto di presentare il mio curriculum con annessa lettera motivazionale per spiegare appunto i motivi per cui volevo fare questa esperienza e in particolare il perchè avevo scelto la EF Academy.
Una delle mie prime esperienze di stage, quindi, l’ho avuta nell’ufficio Ammissioni Italiano di EF Academy a Milano. Essendo una delle mie prime esperienze, non avevo idea di cosa aspettarmi, avevo solamente una gran voglia di fare. L’accoglienza è stata eccellente ed ho avuto a che fare con persone straordinariamente qualificate e disponibili, dalle quali ho potuto apprendere molto sia dal punto di vista professionale che da quello umano. Ho trovato un ambiente sereno, giovane e aperto al confronto; tutte le persone con cui ho lavorato mi hanno sempre sostenuto, rispettato e aiutato a risolvere i piccoli problemi che un giovane alle prime armi nel campo lavorativo può incontrare durante il proprio percorso.
Fin dai primi giorni sono stato coinvolto attivamente, ho svolto attività di analisi ed elaborazione di dati, condividendo conoscenze ed informazioni con tutto il team di lavoro ed acquisendo pian piano maggiore autonomia.  Il tirocinio è stato anche un ottimo banco di prova per praticare l’uso dell’inglese grazie a videochiamate skype e conference call con i rappresentanti EF Academy che si trovano nel mondo.
E’ stata sicuramente un’esperienza bella e indimenticabile, non solo dal punto di vista professionale ma anche da quello umano. Lo stage mi ha permesso di approfondire in maniera diretta le mie conoscenze sul sistema economico-finanziario Italiano attraverso vari lavori di target marketing e non solo. In definitiva è stata un’esperienza che sicuramente rifarei e che consiglio caldamente a chi la voglia intraprendere.

Ciao a tutti mi chiamo Fabio Pezone e sono uno studente IB ad EF Academy Oxford. Oggi vorrei condividere con voi la mia esperienza con EF Academy per quanto riguarda le possibilità di stage lavorativi. EF Academy cerca sempre di prendersi cura dei propri studenti e di tutelarli nel miglior modo possibile. Ad aprile ebbi …

Stage ad EF Academy Milano - EF Academy Blog

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Stage ad EF Academy Milano

Stage ad ef academy milano

Alle sue origini, la parola Teatro deriva dalla lingua parlata presso il luogo di nascita del Teatro-Greco classico. Theasthai, la parola di origine della nostra etichetta contemporaneo per la casa di rappresentazioni teatrali, si traduce letteralmente a vedersi. Questa analisi etimologica sottolinea una delle verità belle del teatro come un forma d’arte-teatro è una chiamata a vedere; del contemplare, al contrario di solo guardando. Attraverso di essa possiamo vedere realtà alternative, la bobina di più vivaci di immaginazione, o, come nel caso di “Stato d’assedio” Albert Camus, interpretazioni più naturalistici del nostro mondo.
“Stato d’assedio”, il gioco che Drama Club di <a href="https://www.ef-italia.it/academy/">EF Academy</a> ha lavorato per eseguire da settembre per le date di spettacolo di fine marzo, è una produzione di 1948 originariamente scritta in francese. E ‘ centri intorno ad una serie di eventi e narrazioni dopo la sonnolenta città di Cadice incontra la peste – un concetto simboleggiato da un opportunista ambizioso, freddo, che prende il controllo di Cadice e si catapulta nella manipolazione e la censura di un regime totalitario. La storia è una oratorically e visivamente mozzafiata, fatto particolarmente rilevante alla luce di una scena politica globale virando verso ideologie fasciste con accelerazione velocità.
“Stato d’assedio” non è un musical, e richiede un insieme relativamente semplice e la collezione di costumi e oggetti di scena. Tuttavia, raggiungere uno stato appropriato di prestazioni era una sfida enorme. Esecuzione di uno script di crudo, unembellished prende una sorta di fiducia e consapevolezza che a volte può essere compensata attraverso altri mezzi più convenienti in pezzi più ornati o appariscente. Cosa importante, e come il nostro istruttore di Drama Club Mr. Giovanni Villari ci ha ricordato costantemente durante tutto l’anno, recitazione in una performance è un impegno. Una volta che si partecipa a un cast, troverete che hai l’obbligo per i membri a lavorare sodo ed essere affidabile. Per me, questo senso del dovere si sente curiosamente simile al tipo feltro in co-dipendenza di giocatori di una squadra di sport a vicenda.
Nella mia esperienza personale, ho trovato il gioco essere una grande fonte di forza attraverso una stagione elettorale cercando negli Stati Uniti, aumentando la tensione in Europa e istanze di terrorismo a livello mondiale e in particolare in paesi come la Siria e la Turchia. “Stato d’assedio”, anche se in molti casi estremamente scuri e una testimonianza alle tendenze più egoista, peggiore dell’umanità, è, paradossalmente, anche una testimonianza il meglio dell’umanità; è un racconto della capacità per la malvagità umana, ma più potente, per solidarietà, abnegazione e, soprattutto, amore.  Sono molto felice di avere partecipato a una meravigliosa attività, e di aver avuto l’opportunità di lavorare tra tali pari talento, se che è attraverso i loro contributi per impostare, oggetti di scena, costumi, luci e funzioni audio, gestionale e/o recitazione nelle prestazioni. Grazie speciale anche a Mr. Villari, senza il quale niente di tutto questo sarebbe stato possibile.

Alle sue origini, la parola Teatro deriva dalla lingua parlata presso il luogo di nascita del Teatro-Greco classico. Theasthai, la parola di origine della nostra etichetta contemporaneo per la casa di rappresentazioni teatrali, si traduce letteralmente a vedersi. Questa analisi etimologica sottolinea una delle verità belle del teatro come un forma d’arte-teatro è una chiamata …

La produzione del dramma come stato di assedio - EF Academy Blog

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La produzione del dramma come stato di assedio

Adesso che hai capito come vestirti a New York e cosa mangiare, è necessario entrare nel vivo della cultura americana e conoscerne perfettamente gli sport tipici e più seguiti. Quindi accomodati con una soda in mano, un hot dog caldo nell’altra e preparati ad entrare in un full american mode.
American Football! Il Football Americano è lo sport nazionale degli States e viene seguito dalla maggior parte degli americani. Durante una partita si può ammirare una scarica di energia pervadere tutto il campo, in cui ci sono 11 giocatori per ogni squadra e ognuno di essi ha, solitamente, una corporatura molto grossa data la grande presenza di contatto fisico durante il gioco. I giocatori devono essere muniti di protezioni in tutto il corpo per proteggersi dagli avversari! Ruolo centrale di questo gioco è quello del quarterback, che con i suoi lanci smarcanti passa la palla ai compagni, diretti a fare meta (touchdown).
Le origini di questo sport risalgono allo stesso anno dell’Unità d’Italia: il 1861, quando venne per la prima volta sperimentato tra le squadre universitarie di Boston. Il Footbal venne proclamato sport nazionale negli anni ’70 quando divenne lo sport più diffuso in tutto il Nord-America.
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Baseball! Il Baseball viene considerato lo “sport nazionale estivo” degli Stati Uniti. Le squadre sono composte da 9 giocatori ciascuna, il loro obiettivo è colpire la palla che viene lanciata dal battitore, correre tutto in torno al campo passando per le 3 basi e tornare a quella di partenza, non necessariamente in un solo turno ma senza essere presi dagli avversari. Ogni tempo viene chiamato inning, il quale termina quando tre giocatori sono stati eliminati.
Il gioco risale a circa il XVIII Secolo ed è stato giocato per la prima volta dai newyorchesi nel New Jersey. Tipicamente igiocatori di baseball indossano il cappellino con la visiera della propria squadra quando battono e un elmo quando invece devono correre per evitare contrasti con gli avversari ma anche per non prendere la palla del battitore in piena faccia!
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Basketball! Il basket è comparso per la prima volta negli Stati Uniti nel 1891, inventato da un professore canadese per tenere i suoi studenti occupati durante i rigidi inverni del New England. Tutto ha avuto inizio quando il professore ha appeso due cestini ai muri opposti della palestra, da qui anche il nome “basket” e “ball”, palla nel cesto.
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Al giorno d’oggi la pallacanestro è lo sport al chiuso più visto e giocato al mondo e i suoi giocatori, oltre ad essere i più alti, sono anche i più pagati! Le regole internazionali del basket prevedono 10 giocatori in campo per ogni squadra, al contrario di come viene giocato nella NBA dove i giocatori sono 12. Lo scopo del gioco è chiaramente fare canestro non perdendo il possesso di palla, che va portata al canestro tramite passaggi tra compagni e palleggi. Sport tanto affascinante quanto talvolta brutale per il contatto fisico tra i giocatori, i falli sono all’ordine del giorno in questo gioco.
Non bisogna dimenticare che una parte fondamentale dello sport è il tifo e le persone più attive in questa attività sono certamente le Cheerleader! Ad EF Academy New York, le nostre cheerleader sostengono gli STORM!
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Adesso che hai capito come vestirti a New York e cosa mangiare, è necessario entrare nel vivo della cultura americana e conoscerne perfettamente gli sport tipici e più seguiti. Quindi accomodati con una soda in mano, un hot dog caldo nell’altra e preparati ad entrare in un full american mode. American Football! Il Football Americano …

Knicks, Yankees o Giants? ‹ EF Academy Blog

Knicks, Yankees o Giants? - EF Academy Blog

Knicks, Yankees o Giants?

Knicks yankees o giants

Chiamatelo “riscaldamento pre-stagione” o “giro di ricognizione dei membri dei gruppo” o ancora “preparazione all’esibizione” ma, comunque lo chiamiate, il primo “Winter Hoop” annuale ad <a href="https://www.ef-italia.it/academy/campuses/new-york/">EF Academy New York</a>  è stata una sfilata di talenti internazionali. Tra i partecipanti alla competizione c’erano rappresentanti da Cina, Brasile, Taiwan, Russia, Canada, e Vietnam. Le regole del torneo erano: squadre formate da 4 componenti più un giocatore ospite, partite da 20 minuti con 2,5 minuti di pausa, eliminazioni doppie. Un vero e proprio campionato.
La giornata è cominciata alle 11 con il riscaldamento di tutti i giocatori presso la palestra del campus di EF Academy New York: molti amici, molte nazionalità, molti compagni di classe. Intorno alle 11 e 30 i giocatori hanno cominciato a dividersi nei prescelti team da 4 giocatori, in seguito hanno cominciato una sessione di “carta forbice e sasso” tra i capitani delle squadre, seguita dalla distribuzione delle casacche e dall’inizio delle prime due partite.
Durante il weekend del Veteran Day, c’erano un totale di 5 competizioni, due partite per ciascuna squadra e una championship per i vincitori. Nel torneo c’erano un paio di giocatori dell’EFIANY Varsity Basketball team dell’anno scorso, anche se la maggior parte erano nuovi talenti.  Alcuni studenti hanno accorciato le vacanze per poter partecipare al torneo, mentre altri hanno sacrificato il sonno del weekend per assistere allo spettacolo. In ogni caso, appena è stato fischiato il primo fischio, i giocatori di tutte le squadre hanno giocato in maniera fantastica, con molta sportività, lavoro di squadra e determinazione. Da una regola di quasi autodenuncia dei falli ad un officiant team non professionale, la competizione è proseguita molto bene.
In ogni caso, dopo le prime due partite, le squadre guidate dai capitani Marcelo Guth e Wei-Chieh (Jerry) Wang sono rimaste imbattute, cacciando fuori dalla competizione tutte le altre squadre a causa della regola della doppia eliminazione. Ne è venuta fuori una finale estenuante e appassionante.  Prima del  fischio di inizio, alle due squadre è stato permesso di aggiungere un quinto componente alla squadra e la palestra, prima divisa in due, è stata riunita in un unico grande campo da basket. Quindi, dopo il fischio di inizio, entrambe le squadre hanno iniziato a battersi duramente in un testa a testa, canestro per canestro, punto per punto. Entro il fischio finale, Jerry e il suo team (numero 1) erano vittoriosi, con un punteggio finale di 29 a 21. Alla fine della competizione i giocatori si sono stretti la mano e al team vincitore è stata regalata una cena in un ristorante a loro scelta. Congratulazioni al team vincitore, composto da: Sifan Tao (Jeremy), Wei-Chieh Wang (Jerry), Quijie Wang (Jay), e Ken Lun Chang (Glen) e buona fortuna per la stagione.
 
Scritto da Adrian Burgess, House Parent e coach della squadra maschile di head soccer di Varsity ad EF Academy New York

Chiamatelo “riscaldamento pre-stagione” o “giro di ricognizione dei membri dei gruppo” o ancora “preparazione all’esibizione” ma, comunque lo chiamiate, il primo “Winter Hoop” annuale ad EF Academy New York  è stata una sfilata di talenti internazionali. Tra i partecipanti alla competizione c’erano rappresentanti da Cina, Brasile, Taiwan, Russia, Canada, e Vietnam. Le regole del torneo erano: squadre …

Primo “Winter Hoops” annuale ad EF Academy New York - EF Academy Blog

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Primo “Winter Hoops” annuale ad EF Academy New York

Primo winter hoops annuale ad ef academy new york

È stato un inverno particolarmente lungo e freddo e le condizioni climatiche –abbiamo addirittura avuto forti nevicate – hanno chiaramente messo un fermo a tutte le attività all’aperto, ma finalmente stanno spuntando i primi segni della primavera e si può tornare fuori e godersi la natura di Torbay e del South Devon.
Per questo motivo nelle ultime due settimane qui ad <a href="https://www.efacademy.org/it-it/torbay/">EF Academy Torbay</a> abbiamo cominciato le sessioni in barca a vela e abbiamo appena iniziato un altro round di attività all’aperto che includeranno giri in kayak, arrampicata e coasteering (sport che include arrampicata e nuoto su litorali particolarmente rocciosi ndr).
Il nostro giro in kayak parte dalla meravigliosa spiaggia di Goodrington con il suo spettacolare litorale e le sue scogliere che circondano la baia. È un ottimo posto per andare in canoa perché è riparato ed è facile esplorare la costa, ma anche spingersi più al largo. Se si è fortunati si può ammirare la meravigliosa fauna marina di questa zona che include delfini, balene e una gran varietà di gabbiani. La maggior parte di questi animali solitamente compare in questa zona verso la fine dell’estate, ma siamo riusciti ad avvistare dei cormorani, che sono gli uccelli marittimi più grandi del Regno Unito.
Dopo esserci messi la muta, i caschi e i giubbotti di salvataggio, abbiamo preso i kayak e ci siamo addentrati in mare. Ci vuole un po’ per prendere il ritmo e inoltre le onde sono più grandi vicino a riva, quindi inizialmente bisogna pagaiare ancora più forte per arrivare a largo.
Una volta che ci si è riusciti diventa poi più facile remare e spostarsi ovunque si voglia. Lo staff della scuola ci ha indicato chiaramente le distanze di sicurezza e il battello di salvataggio era sempre nei paraggi per assicurarsi che andasse tutto bene.
Alcuni degli studenti amano competere, quindi abbiamo avuto alcuni sprint, ma alla maggior parte piace semplicemente esplorare e guardarsi intorno, ti da un enorme senso di libertà.
A Torbay siamo molto fortunati ad avere delle costiere così belle e la possibilità di godercele. Per molti studenti queste attività sono completamente nuove, quindi cerchiamo di sfruttarle al meglio, come nel caso della barca vela, dove gli studenti imparano le basi fino al punto in cui diventano capaci di salpare da soli e gareggiare in gruppo.
Scritto da <a href="https://efacademyblog.ef.com/blog/it/2018/02/28/qa-con-chris-nicholls-coordinatore-delle-attivita-extra-curricolari/">Chris Nicholls</a>, responsabile delle attività extracurriculari ad EF Academy Torbay
<img alt="" class="size-full wp-image-14883 aligncenter" data-attachment-id="14883" data-comments-opened="1" data-image-description="" data-image-meta="{"aperture":"0","credit":"","camera":"","caption":"","created_timestamp":"0","copyright":"","focal_length":"0","iso":"0","shutter_speed":"0","title":"","orientation":"0"}" data-image-title="kayak-2" data-large-file="https://i1.wp.com/d4o2apwtqcg31.cloudfront.net/WPDev/wp-content/uploads/2018/05/14123559/kayak-2.png?fit=300%2C168&ssl=1" data-lazy-loaded="true" data-medium-file="https://i1.wp.com/d4o2apwtqcg31.cloudfront.net/WPDev/wp-content/uploads/2018/05/14123559/kayak-2.png?fit=300%2C168&ssl=1" data-orig-file="https://i1.wp.com/d4o2apwtqcg31.cloudfront.net/WPDev/wp-content/uploads/2018/05/14123559/kayak-2.png?fit=300%2C168&ssl=1" data-orig-size="300,168" data-permalink="https://efacademyblog.ef.com/blog/it/2018/05/14/lestate-sta-arrivando-tutti-kayak-torbay/kayak-2/" height="168" src="https://i1.wp.com/d4o2apwtqcg31.cloudfront.net/WPDev/wp-content/uploads/2018/05/14123559/kayak-2.png?zoom=0.42249998450279236&resize=300%2C168&ssl=1" width="300">

È stato un inverno particolarmente lungo e freddo e le condizioni climatiche –abbiamo addirittura avuto forti nevicate – hanno chiaramente messo un fermo a tutte le attività all’aperto, ma finalmente stanno spuntando i primi segni della primavera e si può tornare fuori e godersi la natura di Torbay e del South Devon. Per questo motivo …

L’estate sta arrivando: tutti in kayak a Torbay - EF Academy Blog

L’estate sta arrivando: tutti in kayak a Torbay ‹ EF Academy Blog

L’estate sta arrivando: tutti in kayak a Torbay

Lestate sta arrivando tutti kayak torbay

L’8 ottobre 2017, due dei nostri studenti della <a href="https://www.ef-italia.it/academy/campuses/oxford/">EF Academy di Oxford</a> hanno preso parte nella “2017 Virgin Sport Oxford Half” che è una mezza maratona offerta da Virgin Sport, una divisione di Virgin. Ecco le loro storie:
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Nome: Ribal Dali
Programma: IB Year 1 
Esperienza: Novizio 
Oxford half: 13.1 miglia in un’ora e 43 minuti
 
8371 corridori, DJ e musicisti ad ogni miglio, fans gioiosi in ogni dove, edifici universitari storici, un ambiente positivo e ancora più importante, il percorso della maratona.
È stata una corsa meravigliosa che non sembrava affatto una gara. Le persone positive intorno, le telecamere puntate addosso, gli spettatori pieni di gioia, I bambini pronti a darti un cinque, DJ e musicisti pronti a spingerti lungo il percorso e fino alla fine con il loro sound motivante e molto altro.  Tutto questo combinato ti da un’incredibile sensazione, impossibile da descrivere, potrai capirlo solo quando ci proverai tu stesso.
Rendi l’invisibile visibile 
Dopo anni di allenamenti, ho finalmente raggiunto il mio obiettivo: finire una mezza maratona. Mi sono prefissato questo obiettivo quando ancora era quasi impossibile per me perfino correte un singolo miglio, e quindi la Oxford Half Marathon non era per me solo una sfida, ma un sogno diventato realtà. Ho fatto 430 miglia di allenamenti per prepararmi a questa gara: 430 miglia attraverso la pioggia e il fango, il bagnato e l’asciutto, quando si moriva di freddo o di caldo, durante il giorno o la notte.
Non importa quanto duramente mi sia allenato, ho performato molto meglio in questa maratona rispetto a tutte le altre corse che ho fatto. Grazie a tutti i supporters! Ricorda di porti sempre degli obiettivi che siano al di là delle tue attuali capacità, così da aver sempre qualcosa per cui vivere. Nonostante gli strappi muscolari e il dolore alle gambe, alla fine ho superato perfettamente la gara con un tempo di un’ora e 43 minuti. Non ho mai pensato di possedere il potenziale per fare una cosa simile.
Un enorme ringraziamento a Virgin Sport per aver sponsorizzato l’evento e per la magnifica esperienza e un grazie altrettanto grande a EF Academy per averci dato l’opportunità di partecipare ad un evento simile.
Il mio prossimo obiettivo? Finire una maratona completa!
 
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Nome: Jeremy Bauer
Programma: IB Year 2 

 Esperienza: Veterano 
Oxford half: 13.1 miles in 1 hour 39
…ha corso anche la Maratona di NY: tutte le 26 miglia
 
Correre. Questo sport matto in cui il tuo unico avversario sei tu stesso. Qualcuno pensa che questo sia l’inferno, qualcun altro che sia il paradiso. Per alcuni è un momento di relax, per altri è un momento di puro dolore. Quando alle persone viene chiesto della corsa, hanno spesso un’opinione molto netta: la amano o la odiano. 
Per me correre è un mix di tutto questo. Ho corso per parecchio tempo. Ho corso una dozzina di mezze maratone e perfino una maratona completa. Si potrebbe pensare che dopo aver corso per così tanto tempo, la corsa diventi una cosa semplice ma non mentirò: dal punto di vista fisico è così, ma mentalmente non lo diventa mai. Prima di ogni gara sento la stessa ansia – comincio a dubitare di essermi allenato abbastanza, comincio a chiedermi se sarà una gara semplice o difficile. A volte sento che non sarò in grado di concludere la gara. Ma una volta che la gara comincia, tutta la mia ansia svanisce e immediatamente viene sostituita dalla sensazione migliore del mondo, quella che hai quando corri in mezzo a una folla esultante, con i musicisti che suonano per tirarti su durante i momenti difficili e simpatici bambini che allungano le loro braccia chiedendo il cinque. Tutto questo rende la corsa fantastica ed è questo il motivo per cui corro. Ogni gara rappresenta un momento speciale nella mia memoria, in cui mi sono sfidato e ho passato del tempo di qualità. La gioia di finire una gara è qualcosa che spero tutti possano sperimentare un giorno. Ti cambia la vita.
Sotto è riportato un post che Jeremy scrisse il giorno dopo aver completato la New York City Marathon in un gruppo gigantesto creato da Mark Zuckerberg. Il post raggiunse quasi 1000 likes e Facebook gli inviò una special maglietta da corsa per averlo postato. Molte persone gli dissero che li aveva inspirati, quindi forse potrà inspirare anche te.  
 
Dopo aver raccolto 3500 dollari per la ricerca per il cancro e aver corso circa 800 miglia per prepararmi alla gara, ora posso chiamarmi ufficialmente “maratoneta” dopo aver completato la  TCS New York Marathon in 4 ore e 20! Sono incredibilmente fiero di aver raggiunto questo obiettivo e raccomando ad ogni singola persona in questo gruppo che stia pensando di correre una maratona ma non ci prova nemmeno perchè pensa di essere troppo grasso, troppo magro, troppo lento, troppo vecchio, troppo giovane o che pensa che sarà troppo difficile, di farlo e basta. Anche io pensavo che ci sarebbero state solo persone super in forma alla linea di partenza… ma onestamente se non avessi visto queste persone sulla linea di partenza non avrei mai pensato che facessero un qualsiasi tipo di sport. La maratona non c’entra nulla con la taglia, il peso, la stazza, l’età o la velocità – riguarda la determinazione, il cuore e la testa. Se davvero lo vuoi, attraverserai la linea di arrivo, non importana a che costo.
Ieri è stata l’esperienza più difficile, faticosa, dolorosa e magnifica della mia intera vita, non me lo dimenticherò mai. Mi piacerebbe davvero che ogni singola persona in questo gruppo provasse questa esperienza una volta nella sua vita. Non vedo l’ora di iscrivermi alla prossima maratona.
Come dice un famoso detto:
<blockquote> 
“Se vuoi correre, corri un miglio. Se vuoi sperimentare una vita diversa corri una maratona”</blockquote>

L’8 ottobre 2017, due dei nostri studenti della EF Academy di Oxford hanno preso parte nella “2017 Virgin Sport Oxford Half” che è una mezza maratona offerta da Virgin Sport, una divisione di Virgin. Ecco le loro storie:   Nome: Ribal Dali Programma: IB Year 1 Esperienza: Novizio Oxford half: 13.1 miglia in un’ora e …

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La 2017 Virgin Sport Oxford Half e EF Academy Oxford

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Proprio come in ogni altra partira, la squadra dell’università arrivò tardi al bus, anche se questa volta a doversi occupare della caraffa dell’acqua erano due matricole . FOCUS era la parola d’ordine data prima di partire per la quarta partita della stagione. Era un luminoso pomeriggio soleggiato, nel bus faceva caldo e le nuvole si stavano addensando lentamento su Mamaroneck, NY.  Mentre il nostro bus si stava avvicinando alla scuola, la situazione sembrava strana: l’unico campo lì era un campo costruito per i bambini, per permettergli di giocare partite di calcio unilaterali. (La cosa divertente del non trovare il campo della  French-American School of New York è che nemmeno per la partita di andata loro riuscirono a trovare il campo giusto della EF Academy, ma una volta che ci riuscirono ci batterono con un bel 3-0.)
Dopo aver guidato su e giù per la East Boston Port Road, la nostra squadra decise di parcheggiare sulla strada, vicino ad un parco, sperando di riuscire a  distrarci un po’ dal fatto di non riuscire a trovare il campo mentre il coach Rojo andava a controllare se la squadra che si stava scaldando era quella del nostri avversari. Erano le 16:15, un quarto d’ora prima del fischio d’inizio e la nostra squadra aveva appena attraversato il campo per raggiungere la nostra panchina. Gli arbitri erano presenti anche se erano rimasti in macchina poichè avevano l’impressione che avremmo dato forfait. Le maglie erano pronte per i 15 giocatori scelti per il match. I due Senior Captains, Jeff Chimuco e Torkel Mellin-Olsen, si fecero avanti per raggiungere il centro campo insieme agli arbitri per lanciare la monetina.  La partita cominciò e 25 secondi dopo, dopo 4 passaggi, la palla si stava dirigendo verso un fuori gioco per la EF Academy. Tae Gyeong Kim, uno studente di terza superiore, tirò la palla al suo compagno Taehyeon Lee, Tae, uno studente del secondo anno, e nel giro di 32 secondi EF Academy era in vantaggio per 1-0.  Verso la metà del gioco, dopo un continuo attacco agli avversari con fantastici giochi di piede vicino alla linea di porta, Mamadou Falilou Fall Gueye, subì un infortunio alla caviglia ma riuscì a tornare immediatamente in gioco.
Tutta la partità fu brutale, con ammonizioni a Marcelo Guth Natividade, Ole Lund, and Teodor Tasbac.  A metà del secondo tempo, il nostro centale destro, Aaron Kaltenmaier,  fu coinvolto in un corpo a corpo prima di essere costretto ad abbandonare definitivamente il gioco per un colpo appena sotto la caviglia.   Ancor prima di rendercene conto, l’arbitro fischiò il termine della partita e la <a href="https://www.ef-italia.it/academy/">EF Academy</a> era sopra di un goal.

Proprio come in ogni altra partira, la squadra dell’università arrivò tardi al bus, anche se questa volta a doversi occupare della caraffa dell’acqua erano due matricole . FOCUS era la parola d’ordine data prima di partire per la quarta partita della stagione. Era un luminoso pomeriggio soleggiato, nel bus faceva caldo e le nuvole si …

EF Academy New York vittoriosa nel match contro la French American School - EF Academy Blog

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EF Academy New York vittoriosa nel match contro la French American School

Ef academy new york vittoriosa nel match contro la french american school

Studiare all’estero è semplicemente fantastico. È stato il periodo più bello della mia vita e può esserlo anche per te: incontrare nuove persone da tutto il mondo, fare esperienze incredibili e creare degli splendidi ricordi sono solo alcuni dei motivi. Ma ad ogni modo il passaggio da una comoda vita in famiglia ad una vita più indipendente può essere difficile e molto stressante. Io sono stato molto fortunato, lo ammetto, infatti ho ricevuto un grande supporto sia dalla mia famiglia che dalla scuola e gli amici. Conosco però molte persone che hanno affrontato situazioni difficili che erano perfettamente evitabili se solo avessero raccolto delle informazioni prima di partire o pensato ad un piano di riserva nel caso qualcosa non fosse andato come sperato. Sono stato al tuo posto e voglio aiutarti a studiare all’estero nella miglior maniera possibile. Qui trovi 7 cose da sapere prima di partire.
<h4>Scegliere dove studiare</h4>
Gli stati sono esattamente come le persone, non ce ne sono due uguali. Quando ti fai degli amici, trovi più facile stabilire una connessione con le persone che sono più simili a te. Allo stesso modo, quando stai scegliendo dove andar a vivere per un significativo ammontare di tempo, ti conviene fare la stessa cosa informandoti sul paese in cui stai andando.
Inizia ad avvicinarti alla lingua, alla cultura, alla religione, agli usi e al cibo, più dati avrai imparato riguardo al tuo paese di destinazione, meglio sarà per te. Anche se non vuoi partire con preconcetti o eccessive aspettative, prova ad informarti sulle cose essenziali in modo tale da non pentirti della tua scelta in futuro.
<h4>Il tempo e i vestiti</h4>
Uno degli aspetti da tenere in considerazoine è il tempo, la situazione climatica del paese e anche le temperature medie di ogni stagione. Io sono di origine malese, un paese con 37 gradi Celsius come temperatura media durante tutto l’anno, il che significa indossare sempre abiti leggeri. Solo qualche settimana fa a Torbay abbiamo avuto una bufera di neve, fattore atmosferico che non accadeva da 9 anni qui! Domani e nei prossimi giorni, invece è prevista tantissima pioggia. Come potrai notare è meglio conoscere il clima del paese in cui stai andando in modo tale da mettere in valigia i vestiti più appropriati.
<h4>Un piano telefonico</h4>
È assolutamente essenziale fare un piano dell’uso che farai del telefono fin da subito. Non puoi sapere se avrai bisogno di fare una chiamata dall’aeroporto appena sei arrivato, usare internet per aprire Google Maps o cercare alcune informazioni online – come le informazioni sulle compagnie dei taxi. Prima della partenza, controlla che la tua compagnia telefonica abbia un buon piano tariffario per l’estero. Se non è previsto, assicurati di ottenere un buon operatore telefonico in aeroporto appena dopo l’atterraggio, in questo modo avrai una cosa in meno di cui preoccuparti. Se riesci, tieni in borsa o nello zaino anche un telefono di riserva nel caso accada qualcosa al tuo. Non si è mai troppo prudenti!
Questo potrebbe non essere il tuo primo pensiero quando vivi con i tuoi genitori, ma quando studi all’estero avrai anche bisogno di tenere sotto controllo i tuoi movimenti bancari e il budget. Così come per il tuo operatore telefonico, assicurati che la tua banca sappia che stai partendo in modo tale che non declini i tuoi pagamenti. Un’altra cosa importante è la tassa applicata dalla tua banca per il ritiro all’estero, assicurati di conoscerlo prima della partenza, insieme ai tassi di cambio correnti e il sistema monetario del nuovo paese in cui ti stai recando. Per esempio, quando ero in America mi ci è voluto tantissimo tempo per abituarmi al fatto che i dollari dal portafoglio sembrano tutti uguali se non sei abituato, il che diventava problematico ogni qual volta dovessi comprare qualcosa.
<h4>I numeri di emergenza</h4>
Probabilmente tutti conosciamo i numeri di emergenza di più paesi, ma non è questo quello a cui mi riferisco. Assicurati di conoscere anche i numeri di emergenza della scuola, dell’università, del residence in modo tale da poter chiamare qualcuno se dovessi perderti o se dovesse succedere qualcosa all’aeroporto. Essere ben preparati significa aver salvato questi numeri sul proprio telefono, ma anche averli scritti su un pezzetto di carta nella valigia.
<h4>Dispositivi elettronici</h4>
Non ci pensano molte persone, ma ci sono dei dispositivi elettronici di cui avrai assolutamente bisogno studiando all’estero. Innanzitutto ricordati di portare il tuo ebook, la macchina fotografica, le tue console di gioco e il tablet. Tra questi ovviamente, le cose più fondamentali sono il tuo laptop e il telefono, le scuole e le università stanno diventando sempre più tecnologiche e non ne potrai davvero fare a meno.
<h4>Shock culturale e sentire la mancanza di casa</h4>
Molti dei miei amici hanno sperimentato lo shock culturale quando sono arrivati, così come molti hanno sentito la mancanza di casa durante l’anno. Anche se sei perfettamente preparato, potranno capitare dei piccoli incidenti che faranno traballare il tuo equilibrio, l’importante è mantenere sempre una mentalità aperta e positiva. Ricordati che puoi sempre chiedere aiuto, non isolarti e sperare che qualcuno si accorga che non stai bene, devi prenderti cura di te stesso perchè ormai sei un giovane adulto. Per ciò che riguarda la mancanza di casa, non l’ho mai realmente provata in prima persona, non so spiegarti perchè, semplicemente non è successo ma, dall’osservazione degli altri, potrei dirti di portare con te qualcosa di tipico da casa tua, che si tratti di cibo o di alcune foto, inoltre chiama spesso i tuoi genitori, di sicuro non gli darai fastidio, anzi! Tieni a mente che non importa quanto ti manca casa, la prossima vacanza è davvero dietro l’angolo, quindi goditi il momento mentre sei via.
Scritto da: Eugene Tan, studente malese al secondo anno di IB Diploma presso EF Academy Torbay

Studiare all’estero è semplicemente fantastico. È stato il periodo più bello della mia vita e può esserlo anche per te: incontrare nuove persone da tutto il mondo, fare esperienze incredibili e creare degli splendidi ricordi sono solo alcuni dei motivi. Ma ad ogni modo il passaggio da una comoda vita in famiglia ad una vita …

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